di Camillo BUONO
In queste ore la nostra isola è scossa dalla notizia della presunta caduta in mare di un piccolo aereo privato che risulterebbe essere avvenuta nelle acque marittime tra Forio e Ventotene.
Detto così il tratto di mare all’occhio può sembrare roba da niente ma, in realtà tecnicamente sono quasi 19 miglia nautiche che si tramutano in circa 35 km. Un tratto di mare lungo ma anche ampio e senza altre aree abitate nel mezzo.
Allora abbiamo chiesto agli esperti del settore come si svolge un soccorso in mare.
Innanzitutto ogni operazione di soccorso a mare deve fare riferimento al piano SAR Nazionale istituito dall’allora Ministero dei Trasporti e della Navigazione il 25 novembre 1996 e successivamente aggiornato nel 2020 che, demanda al Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera il coordinamento delle attività di soccorso in mare. Ciò significa che la Guardia Costiera oltre ad essere la parte attiva in mare ed a terra con uomini e motovedette classe SAR, acronimo di Search and Rescue, svolge anche un attività di coordinamento tra tutte le altre unità navali ed aeree, sia queste militari che civili affinché le operazioni di ricerca e soccorso possano essere massimizzate nel tempo e nello spazio marittimo. Spesso ricercare una qualunque unità in mare è difficile e complesso special modo se non si hanno riferimenti precisi sul punto di ricerca. Così il piano SAR nazionale individua come approcciare un tale tipo di intervento definendo ruoli, metodi e divisone dei compiti partendo proprio dalle unità costiera di guardia ovvero, tutti gli uffici periferici del corpo che coordinano operazioni di soccorso nelle aree di propria competenza per poi passare agli M.R.S.C (Maritime Rescue Sub Center) che per la Campania è la sala operativa della Capitaneria di Porto di Napoli, che coordina operazioni di soccorso come quella in corso e, fino al I.M.R.C.C. (Italian Maritime Rescue Coordination Center) che è la centrale operativa situata presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto che coordina tutte le operazioni di soccorso di interesse nazionale o internazionale. Al momento l’intervento di ricerca e soccorso vede impiegate diverse unità navali SAR del corpo, unità dell’Arma dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco oltre ogni unità navale che si trova a transitare nelle aree di ricerca interessate che, al momento sono coordinate dalla centrale M.R.S.C. di Napoli. Le operazioni proseguiranno per tutta la notte con la speranza che, nelle prime ore del giorno si riesca ad individuare il velivolo qualora questo fosse precipitato in mare. Naturalmente ci rivogliamo a chiunque possa aver notato qualche cosa e possa fornirci informazioni utili alle attività di ricerca che potrà contattarci al numero nazionale per le emergenze in mare 1530.

