Rubrica a cura dello chef Alessandro Nistri
Halloween, una festa che tutti noi crediamo provenga dagli Stati Uniti con il famoso dolcetto o scherzetto e gli addobbi terrificanti. Ma conoscete la sua vera origine? Ma soprattutto la domanda di questo appuntamento è: Cosa cuciniamo in questo periodo?
La risposta è FACILE! ZUCCA ZUCCA ZUCCA
Lo chef propone:
PASTA MISTA ZUCCA, CAMEMBERT DI BUFALA, NOCI E LIQUIRIZIA
Ma prima un po’ di curiosità.
Halloween ha radici profonde. Molte teorie dicono che si tratterebbe di una tradizione celtica. Essa prenderebbe origine dell’antica festa di Samhain, una sorta di capodanno celtico che segnava la separazione fra il periodo estivo da quello invernale. Questo nome deriverebbe dal gaelico samhuinn, che stava a significare “summer’s-end” fine estate. Secondo questa credenza in questa festa che durava una settimana, i vivi e i morti riuscivano ad avere un contatto. Quando in seguito ci furono le conquiste Romaniche, questi estirparono via oltre che i confini, anche le culture e le tradizioni ad esse appartenute. Nel particolare questa festa fu abolita, dato che si pensava portasse un contatto con il maligno, istituendo definitivamente la festa ufficiale di tutti i santi. Ed ecco, che solo in seguito della seconda metà del secolo scorso, questa festa ha iniziato a riprendere piede in America, come poi noi la conosciamo oggi.
Simbolo di questa ricorrenza è la zucca. Ma noi oggi la valuteremo sotto un profilo gastronomico.
La zucca, regina indiscussa dell’autunno, alimento già presente in antichità e citato addirittura nei testi di satira del filosofo latino Seneca, in un testo noto come “Apocolocyntosis” traducibile come “elevazione alle zucche”.
La zucca originaria delle Americhe, fu introdotta in Europa a partire dal XVI secolo. Alcuni dicono, che anche Cristoforo Colombo al suo ritorno introdusse portando con sé dalle Americhe qualche varietà . Al mondo esistono ad oggi circa 500 tipi di zucche, tantissime delle quali non commestibili. Distinguibili fra loro da forma a colore.
Delle zucche commestibili possiamo mangiare Fiori, semi e polpa.
I preparati con questo frutto sono già utilizzabili nella medicina cinese nel XVII secolo e oggi si continua a godere dei suoi effetti benefici in quanto oltre all’elevato valore nutritivo contenuto nella sua polpa, con sali minerali, vitamine, adatte soprattutto a persone diabetiche, combatte grazie alle proprietà nettamente differenti contenute nei suoi semi, tantissimi tipi di problemi.
Ricordiamo che i semi di zucca a differenza della polpa contengono grassi, carboidrati, proteine ma soprattutto fosforo. Al punto da essere definiti veri e propri integratori naturali. I Semi inoltre hanno proprietà vermifughe ed, a confronto di tanti rimedi similari, hanno il vantaggio di essere sicuri anche per i bambini.
Il frutto della zucca a seconda delle varietà, può raggiungere notevoli dimensioni.
Come curiosità, ricordiamo la gara delle Zucche in Oregon(USA). I partecipanti alla gara, fanno il giro di un lago pagaiando su canoe fatte di enormi zucche. Questi eventi si svolgono ogni autunno. Le zucche già parzialmente cave, si trasformano facilmente in barche che hanno spazio per un vogatore. Le varietà più grandi di zucche raggiungono dimensioni enormi. Parliamo di un diametro di 4 metri ed un peso di 450kg.
La zucca, un frutto così banale, ma che collega tante tradizioni e culture diverse.
Nella nostra gastronomia la zucca si fa spazio in composizioni dolci e salate. Accompagna tantissime pietanze ed è un valido elemento della nostra preziosissima dieta mediterranea.
Ricordiamo che sin dai tempi delle nostre nonne, abitudine usuale campana, era comprare la zucca venduta a spicchi, con prezzemolo e peperoncino. Il Fruttivendolo, faceva questi accostamenti perché era tradizione fare la classica “Pasta e’ Coccozz” con questi ingredienti per contrastare la dolcezza di questo frutto.
Oggi parliamo anche del formaggio Camembert.
Un formaggio, per chi non lo conosce, dal cuore morbido. Contornato da una crosta di muffa buona che regala a questo formaggio un sapore inconfondibile. Di Origine francese a pasta molle che avrà un ruolo importantissimo in questo piatto grazie alla sua consistenza e sapore. In questa occasione useremo un Camembert di Bufala Campana perché noi ci teniamo a restare sul nostro territorio.
Al mio piatto andranno ad aggiungersi le noci, varietà di frutta secca che regaleranno croccantezza al piatto, senza dimenticare l’importanza dei principi nutrizionali che ne contengono. Vitamine, ferro, zinco, magnesio, fosforo, rame, manganase, acido folico e tanto altro.
Ed infine il tocco della liquirizia. Pianta dalle molteplici proprietà, da quelle erboristiche e fisioterapiche. Radice dal sapore tondo, balsamico e piccante.
Ed ora passiamo alla Ricetta:
PASTA MISTA ZUCCA, CAMEMBERT DI BUFALA, NOCI E LIQUIRIZIA
(Ricetta utile per quatto porzioni)
Pasta mista 500 gr
Noci q.b.
Camembert di bufala 120 gr
Liquirizia 10 gr
Zucchero 25 gr
Acqua 125 gr
CREMA DI ZUCCA
Zucca lunga napoletana 1.2 kg
Aglio spicchi 4 pz
Olio evo q.b.
Sale q.b.
Peperoncino q.b.
Adesso andiamo con il procedimento. In una padella far soffriggere l’aglio con l’olio e il peperoncino (qui ci regoliamo in base a quanto piccante ci piace). Tagliare a cubetti la zucca ed aggiungerla in padella e far soffriggere, stufiamo con l’acqua e portiamo a cottura la zucca facendo attenzione a non asciugare completamente l’acqua. Frulliamo cercando di lasciare pezzetti di zucca interi. Cuociamo la pasta e a metà cottura scoliamola e andiamola ad aggiungere nella padella con la zucca portandola a cottura. A questo punto concentriamoci sulle noci, andando a tritare grossolanamente e tostiamole in una padella antiaderente. Prendiamo il camembert e tagliamolo a pezzetti piccoli compresa di buccia, in modo che riescano a sciogliersi con il calore della pasta. Impiattate la pasta e sopra aggiungete i pezzetti di camembert, le noci e per ultimo prendiamo un pentolino aggiungiamo l’acqua insieme allo zucchero e alle caramelle di liquirizia pura e facciamo sciogliere il tutto e aggiungiamo per il nostro tocco finale.
Buon appetito.



