Patriarcato, Abbigliamento e Libertà

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di Maria Scotti

Sentire da maschi della mia terra dire che una femmina non può scegliere di andare in giro come le pare, vestita, poco o non vestita, è come ascoltare quelli che obbligano le donne a usare il burka. Ed è come dire che te la sei cercata se ti violentano perché avevi la minigonna.

Questi post, queste parole che scrivete e condividete, questi vostri pensieri li reputo violenza e violenza sulle donne. Perché è anche da qui che nascono certi meccanismi.

Se un uomo sceglie di andare in giro con una gonna o con i gioielli di famiglia al vento, nessuna donna gli direbbe “guarda che non lo devi fare, perché NON STA BENE“.

È proprio questo ‘NON STA BENE‘, questo poco implicito giudizio, questa direttiva alle donne che devono comportarsi in una certa – in quanto donne- che è figlio del patriarcato.

Che poi, ricordatelo tutti, senza una donna nessuno esisterebbe.

Il vero progresso è la libertà, essere liberi di esprimere sé stessi come meglio si vuole. Acconciati come meglio si crede, senza timore di giudizio alcuno.

L’unico limite che porrei, se proprio si deve dire, è il rispetto dell’altra persona; ma rispettare il prossimo non significa che io femmina debba sottomettere il mio pensiero a un altro e non posso mettermi scosciata, non vuol dire che io in quanto donna mi toccano i lavori di casa, non vuol dire che in quanto donna debba essere per forza accompagnata da un uomo che ha potere sulla mia persona. 

Questo meccanismo, queste dipendenze non dovrebbero esistere, in nessun caso nemmeno all’inverso.

Sradicare le ideologie patriarcali sarà difficile, specie in un posto ristretto come Ischia, ma si può fare e si potrà fare anche e soprattutto grazie a noi donne perché nostra è la forza e nostro il potere.