A cura dello Chef Alessandro Nistri
Ci avviciniamo alla prima ricorrenza dal sapore natalizio e si sa queste feste ci fanno rispolverare tutte quelle ricette accantonate da un anno. Siamo carichi mentalmente a proporre la nostra carrellata di piatti dal sapore rigorosamente tradizionale. Siamo pronti a “gareggiare” per il piatto più bello, ma non dimentichiamoci che nelle ricorrenze la parola d’ordine è: la tradizione a Tavola.
Ebbene oggi parliamo di una pietanza davvero intrinseca nella gastronomia Campana. Quando dico Natale, penso Struffoli. Voi no?
Anche se l’origine degli Struffoli è incerta, l’Italia ne ha fatto di questo dolce una propria patriotticita’. Ogni regione ne ha tratto una variante diversa. Ma se vogliamo dirla tutta, ogni famiglia, ogni nonna ed ogni mamma ne custodisce una personale.
In alcune regioni Italiane questo dolce è conosciuto sotto il nome “cicerchiata” che ricordava e ricorda appunto la loro forma. Noi Campani, invece come è noto da sempre, siamo molto legati al nostro passato. Non potevamo farci sfuggire il dolce più conosciuto d’Italia, ma da noi lo chiamiamo ‘Struffolo’. Si dice che questo nome derivi da “Strongoulos” dal Greco arrotondato, probabilmente sempre in merito della loro forma.
Ci sono da aggiungere piccole curiosità, questa volta in merito alla loro provenienza. Infatti la teoria più accreditata è quella spagnola. Proprio ricordando le varie influenze Borboniche nel territorio Campano di cui abbiamo parlato nelle rubriche precedenti, sarebbe riconducibile proprio a loro la paternità di questo dolce, dato che da loro ancora oggi ne esiste uno molto simile, chiamato “Pinonate”.
Questa teoria Spagnola è avvalorata da una particolarità. Ovvero quella che anche in Sicilia esiste un dolce simile chiamato “Strufoli” che ha solo delle piccole differenze. Va ricordato che grazie alla Colonizzazione Spagnola, i Borboni crearono il regno delle due Sicilie, ed ecco probabilmente il perché del fatto che ritroviamo queste Ricette molto simili in due regioni che un tempo erano “unite” sotto lo stesso regno. Gli Struffoli sono un capolavoro di ingegneria domestica, dove nulla è lasciato al caso e ogni attore ha importanza, dai canditi ai confettini colorati, ma come in tutte le ricette che si sono evolute sembrano non avere più segreti… Un piccolo segreto mio sta nel miele: che deve essere ABBONDANTE! Ma ora andiamo alla nostra di ricetta.
Ingredienti
Farina 00 500 gr
Uova 3
Tuorli 3
Zucchero Muscovado 100 gr
Burro di bufala 70 gr
Bicarbonato 1 pizzico
Miele q.b (comprate locale ne abbiamo di buonissimi sulla nostra isola d’Ischia)
Procedimento:
andiamo ad Impastare tutti gli ingredienti e lasciamoli riposare una mezz’ora. Procediamo a dividere l’impasto e iniziamo a fare i nostri serpentelli, tagliamolo a tocchetti e via nella friggitrice, piccolo trucchetto mettiamo nell’olio un tappo di sughero, ci aiuterà a non far schiumare l’olio. Una volta fritti prendiamo un pentolino e aggiungiamo il miele dove sul fuoco, tendiamo a renderlo più liquido e via con il tuffarci dentro gli struffoli.
Diritti riservati – Riproduzione consentita previa citazione della fonte ” Serrara Notizie” – ” Alessandro Nistri ” come autore della ricetta

