A cura dello Chef Alessandro Nistri
Eccoci qui con ormai la prima parte delle feste natalizie che stanno giungendo agli sgoccioli e tra abbuffate e pranzi come se non ci fosse un domani, almeno una volta nella vita, tutti abbiamo sicuramente fatto ricorso, sperando di alleggerire lo stomaco, al rimedio casalingo principe della tradizione. Ovvero il Canarino.
Parliamo di un digestivo amaro molto amato dalle nonne: di colore giallo che ricorda le piume gialle del canarino da cui prende il suo nome, ma ha degli effetti davvero miracolosi!
Si prepara velocemente mettendo in infusione le scorze delle bucce di limone a fresco e foglie di alloro in acqua bollente. Lo si gusta caldo esattamente come un punch, sorseggiando con gusto il suo delicato profumo, nei casi più ostinati si può aggiungere anche del bicarbonato che favorisce il ph basico dello stomaco – fanno il miracolo, accelerando le digestioni più DIFFICILI. In termini scientifici è l’amara cinarina del limone e le altre sostanze battericide a fare la differenza. Ecco perché i nonni dicevano che un limone va sempre portato con noi, perché può essere utile in qualsiasi momento, un semplice limone, ma agrume per eccellenza della nostra macchia mediterranea.
Questo agrume contiene un olio essenziale (composto da geraniolo, cineolo, eugenolo, terpineolo, fellandrene, eucaliptolo, pinene) dalle proprietà aperitive, stimolanti dell’appetito, e digestive. Anche l’alloro, di certo, svolge una funzione importante. Ma lo sapevate che questa bevanda risale addirittura ai tempi dei greci? E già… secondo un racconto mitologico l’aggiunta di un po’ di vino lo renderebbe eccitante… Si ma per chi? La leggenda ci racconta che il “canarino” – in una versione “aggiustata” – sia stata offerta dalla regina Climene a Dafni, marito della ninfa Echenaide, figlia di Era. La regina, avrebbe aggiunto del vino al canarino sperando negli effetti afrodisiaci di questo ingrediente fuori ricetta. Ma una volta bevuto l’intruglio Dafni si scordò di moglie e suocera e si scatenò nell’arte amatoria, scatenando le ire della suocera Era che, per punizione, lo accecò. Mah sarà vero oppure no, noi non lo sappiamo per certo… fatto sta che in questo periodo dell’anno in cui la tavola sembra che ci abbracci e non ci lascia andare via, fino a che non abbiamo mangiato anche l’ultima briciola di panettone… questo uccellino sembra fare bene… e io ci credo altrimenti non sarebbe sopravvissuto fino ai giorni nostri.
Qui vi lascio la ricetta.
Ingredienti x 4 persone:
Acqua 800 gr
Limone la buccia di 3 limoni
Foglie di alloro 2 pz
Zucchero q.b.
Bicarbonato q.b.
Vino… a voi la scelta
Procedimento: portiamo a bollore l’acqua con le bucce di limone, le foglie spettanze di alloro e aggiungiamo lo zucchero e il bicarbonato. Facciamo intiepidire e… Buona Digestione


