di Camillo Buono

Stamattina, ” ‘ncopp Santu Nicol” è stata inaugurata la riapertura dell’eremo e del museo in esso contenuto. Tutta farina dell’attuale Amministrazione Comunale con a capo il Sindaco Irene Iacono e dei suoi Assessori e Consiglieri.

L’eremo finalmente, riaperto dopo tanti anni, con il museo allestito al suo interno ci porta alla riscoperta della nostra identità contadina e non solo. Ecco in quegli ambienti si assapora un passato genuino, come si viveva tanto tempo fa, come lì vivevano i monaci eremiti sulla vetta piu’ alta dell’Isola d’Ischia. Passeggiare in quegli ambienti splendidamente rivisitati ci fà immergere in un tempo passato, dove da Fra Giuseppe D’Argout all’ultimo eremita Fra Giovanni Mattera, vivevano isolati dal mondo, ad un passo dal cielo e senza farsi mancare l’essenziale per una vita umile e semplice. Infatti dalle provviste utili nei momenti più freddi che si vivevano sulla vetta dell’Epomeo, alle erbe curative e, fino al rapporto con Dio attraverso le intense giornate di preghiera nella vicina Chiesina di San Nicola, lascia travisare una vita ricca di spiritualità. Un percorso emozionante che letteralmente ci riporta nel sogno di un isola che fù.

Significativo è stato anche un video trasmesso per l’occasione che mostra, intorno agli anni ’20, gli ultimi monaci che ogni mattina all’alba dal monte avevano la tradizione di benedire l’intera Isola d’Ischia.

Ed il Sindaco Irene Iacono nel suo discorso ha tenuto a sottolineare come l’eremo oggi non è più solo un simbolo della comunità di Serrara Fontana ma, è un simbolo per l’intera Isola d’Ischia che oggi, grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale di Serrara Fontana è ritornato in vita.

E segno di questa universalità ischitana dell’eremo è stata quella di avere tra i tanti ospiti anche il Commissario Straordinario On. Legnini che, con la sua presenza ha voluto significare che la ricostruzione dell’Isola d’Ischia passa anche attraverso la valorizzazione storica delle sue realtà.