di Lucia Mattera
C’è un detto che dice: “Chi ben comincia è a metà dell’opera”.
Con dedizione si spera di raggiungere il tanto desiderato successo e, diciamolo chiaramente il Comune di Forio, durante questo periodo di festività, “con il suo palchetto e quattro artisti”, così come “criticato” da qualcuno, ci è riuscito egregiamente.
Forio ha indossato il suo vestito più bello e si è mostrata al meglio, nulla togliendo ai restanti comuni dell’isola, e per questo periodo invernale ci ha dato un assaggio di quello a cui potremmo ambire anche e soprattutto durante il periodo estivo.
Sinceramente, leggere critiche da parte di chi dice di conoscere il turismo di qualità, non fa certo piacere, ma d’altronde lo sappiamo tutti, a criticare non ci vuole niente, cosi come non ci vuole niente, con il senno di poi, a far notare cos’è che non va.
Ma bisogna pur partire da qualcosa.
Nei giorni scorsi ci si chiedeva: a che tipo di turismo Ischia dovrebbe puntare per il 2024?
Cioè, noi il 31 dicembre 2023 ci poniamo la domanda…nel 2024 che turismo facciamo?
A questo punto dovrebbe essere chiaro che, organizzarci la sera per il mattino successivo non ci porta da nessuna parte. Mi pare tanto di cadere nel solito cliché.
Puntiamo a pianificare per esaltare al meglio le nostre qualità!
L’anno da poco terminato ci ha dimostrato come, seppur la nostra stagione turistica sia partita in ritardo, grazie all’intraprendenza di pochi imprenditori si è riuscito a mantenere lo stesso fatturato rispetto all’anno precedente, pur avendo riscontrato, in alcuni periodi, una minor occupazione. Si è puntato sulla qualità dei servizi offerti e sull’attenzione al singolo cliente, due valori che non vanno assolutamente sottovalutati e dovrebbero essere alla base del turismo.
E se a questi aggiungessimo l’autenticità del nostro territorio?
Autenticità, che bella parola!
Il nostro territorio è qualcosa di unico, singolare, straordinario.
Abbiamo il mare, le terme, la cultura, l’enogastronomia: non ci manca niente, dobbiamo solo valorizzarlo come si deve.
Vogliamo destagionalizzare? Bene! Partiamo con il programmare, ora e non poi, gli eventi di tutto l’anno. Iniziamo da quelli che sono stati dichiarati “Patrimonio Culturale Immateriale” della Campania: il Carnevale di Monterone, La corsa dell’Angelo, Santa Restituta e la festa a mare agli scogli di Sant’Anna, aggiungiamoci le sagre di paese, San Michele, i percorsi enogastronomici, iniziamo a programmare i grandi eventi, le notti bianche, il ferragosto ed anche il prossimo Natale e capodanno.
Ai programmi abbiniamo i nostri fiori all’occhiello: le terme con i magnifici parchi termali che arricchiscono la nostra splendida isola, il mare con le sue baie e calette uniche nel loro genere, la nostra cultura tutta da vivere nei vari siti e musei come Il Museo di Villa Arbusto, Il Castello Aragonese e non ultimo l’eremo della memoria ovvero il Museo sul monte Epomeo.
Preserviamo il nostro territorio e mettiamolo in luce il più possibile.
Miglioriamo tutti i servizi, facendo sì che, chi viene ad Ischia, la possa vivere nel miglior dei modi; lavoriamo per rendere l’isola accessibile, puntiamo alla sostenibilità ambientale, conosciamo i nostri punti deboli e miglioriamoli. Un passo alla volta riusciremo a valorizzare appieno ciò che Ischia realmente è: “Un gioiello raro”.
Il nostro prodotto è unico nel suo genere. È difficile trovare una meta che raggruppi la cultura, il relax, il mare, la tipicità, l’enogastronomia, abbiamo la possibilità di differenziare l’offerta creando proposte multi esperienziali.
Ora sta a noi, e solo a noi, presentarlo al meglio.
Quindi, Grazie per tutto quello che è stato organizzato a Forio e non solo, continuiamo così!
Fate meglio che potete; e poi aprite l’ombrello in modo che la pioggia delle critiche non vi bagni. (Dale Carnegie).

