di Elia Mollo
Chi non ha mai trascorso un pomeriggio ad ascoltare le storie d’amore dei nostri nonni, quelle storie di tanti, tanti anni fa. Quelle storie lunghe 30, 40 e a volte anche 50 anni, le potremmo considerare “storie di altri tempi“. Si, perché oggi ci sembra veramente improbabile pensare di portare avanti una relazione per così tanto tempo, ci sembra qualcosa di impossibile!
È pur vero che non è facile trovare la cosiddetta metà della mela, l’anima gemella ed è anche vero che molte donne sono alla ricerca della propria favola, desiderata fin da bambina, del cosiddetto “principe azzurro“, ma sappiamo che nessuno è perfetto e forse dovremmo cercare piuttosto la persona “sbagliata“ nel modo giusto per ognuno di noi!
Ma cosa è cambiato dai tempi dei nostri nonni ad oggi?
È vero che i nostri nonni vivevano in una società completamente diversa da quella odierna, una società dove c’erano dei ruoli ben definiti. Le nostre nonne non avevano la libertà che abbiamo noi oggi, il loro compito era accudire il cosiddetto “focolare” e non avevano una loro indipendenza economica, di conseguenza in qualche modo a volte non avevano “scelta”. I nostri nonni inoltre le “cose rotte” erano abituati in qualche modo ad aggiustarle, ci mettevano “una toppa”, per loro non era concepito buttarle! Insomma ci si sposava letteralmente “in buona e cattiva sorte“.
Un’altra variante importante è che in Italia il divorzio è stato possibile solo dal 1972 in una società chiusa come allora certo una donna separata non era benvista e forse le nostre nonne sopportavano per amore dei figli e si consolavano con l’amore dei figli. Non è facile avere un rapporto equilibrato, un rapporto in cui entrambe le parti vogliono il bene l’uno dell’altro, soprattutto quando si mette su famiglia, iniziano ad aumentare i doveri e inevitabilmente a diminuire il tempo per la coppia ed è facile che questo “equilibrio” attraversi momenti altalenanti. Ma bisogna dire anche che oggi a volte si prende tutto con troppa superficialità, non si può deporre le armi al primo litigio, al primo ostacolo economico che inevitabilmente ci farà inciampare, ma bisogna rialzarsi più forti di prima ma con la vela puntata sulla stessa direzione.
Una relazione è una “danza reciproca” dove è importante mantenere lo stesso passo, è importantissimo il dialogo, è fondamentale non essere egoisti ma bensì pensare al benessere della persona che amiamo. La coppia per essere duratura nel tempo necessita di attenzione, cura e dedizione, bisogna superare con la fase iniziale di amore “romantico”, quella fase di subbuglio emozionale e capire che con il tempo tutto questo lascia il posto ad altro non meno importante. Ovvero al rispetto reciproco, alla complicità, alla stima, a un legame solido ma allo stesso tempo fatto di autonomia e indipendenza della coppia. Il sentimento matura giorno per giorno, anno per anno, ci si vive, ci si riscopre e si alimenta la fiamma del cuore, perché come dice un proverbio africano: “Ciò che cresce lentamente mette radici profonde”.
Mi piace terminare con queste strofe tratte dalla canzone “La cura” di Franco Battiato che ci spiega la volontà di accudire e prendersi cura della persona amata, ci fa capire cos’è un amore incondizionato!
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore
Dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare
E guarirai da tutte le malattie
Perché sei un essere speciale
Ed io, avrò cura di te
Franco Battiato – La cura

