di Carmela di Meglio|
Questa rubrica nasce con il desiderio di dare luce alla personalità nascosta, intima quasi ancestrale di figure professionali anche molto conosciute sulla nostra isola. Parleremo con Pizzaioli, Pasticceri, Chef e Maestri nell’arte panificatoria e lievitista.
Mi chiamo Carmela e vi accompagnerò in questo percorso dove vi farò conoscere tante meravigliose persone che lavorano incessantemente per regalare emozioni nel loro lavoro.
Per la rubrica “#Oggitipresento” ho il grande piacere di poter inaugurare il primo articolo presentandovi il grande Maestro lievitista Alessandro Slama.
Conosciuto in tutto il mondo e, lasciatemelo dire, grande vanto ischitano, il Maestro Slama classe ’82 nasce in una famiglia di panificatori. Oggi il Maestro Slama vanta la terza generazione si, perché tutto parte dal nonno che, assume come dipendente suo padre Tunisino e panificatore anche lui. Lì conosce sua mamma con la quale condividono amore e la loro passione per questo lavoro. Ed è così che Alessandro fin da piccolo cresce nel panificio dove apprende la vera arte della panificazione.
Si appassiona notevolmente a questo lavoro nel laboratorio di famiglia, svegliandosi di notte e rinunciando, già da ragazzo, ad una vita semplice e comoda pur di capire cosa c’era in quel lavoro che tanto lo attirava. Era come una fiammella accesa dentro di sé che stava di lì a poco per divampare in un fuoco ardende ma, lui ancora non lo sapeva.
Alessandro soprattutto nel periodo delle festività invernali, ci racconta, che sentiva il bisogno incontenibile di non adagiarsi al solo pane, o al classico “roccoco’”, ma di cercare quella pietra miliare, quell’alternativa per il “Natale” che avrebbe potuto dargli emozioni e soprattutto avrebbe creato una proposta diversa di mercato.
Ecco, è proprio qui che il nostro, oggi Maestro, da libero sfogo al suo carattere forte e determinato ed inizia a confrontarsi con grandi maestri e, con tante difficoltà riesce a capire, negli anni, i trucchi di mestiere.
Tante sono state le soddisfazioni che si sono susseguite, ma altrettanto arduo è stato difficile il cammino percorso, una strada fatta di tentativi e di sogni ma, la caparbietà del nostro maestro ci insegna che se hai un sogno non devi mai abbandonarlo e devi provare a raggiungerlo a tutti i costi anche contro tutti.
E così, nel 2004 apre il primo punto vendita, nel 2009 si iscrive al “club arti e mestieri’ e da quel momento iniziano, grazie alla sua profonda conoscenza tante soddisfazioni nell’arrivo dei primi riconoscimenti.
Nel 2010 vince la medaglia d’Oro con la Nazionale Italiana Pasticceria nella categoria “Dolci da forno” poi si posiziona 2 classificato per la lavorazione del pane.
Successivamente a livello nazionale si aggiudica in quel di Torino una medaglia d’Argento nella competizione “Una mole di panettoni” nella sezione “Miglior panettone creativo”.
Ma ecco che nel 2019 il maestro Alessandro Slama arriva a toccare il tetto del mondo.
Presso la Host di Milano, una fiera dedicata interamente al panettone artigianale, una giuria composta dai migliori pasticcieri, chef italiani ed internazionali, conferisce al Maestro Slama il titolo come “Primo Classificato” nella competizione “Panettone World Championship” per il miglior panettone al Mondo.
Ma non finisce qui , tanto che riceve ulteriormente un riconoscimento come “Eccellenze campane” dalla nostra Regione Campania.
Ma non solo panettoni, anche nella sezione “Colombe” sempre a Torino si posiziona al 2 posto nella competizione “una mole di colombe” nella categoria “miglior colomba creativa”
Poi anche il recentissimo premio ricevuto è stato assegnato al Panettone “Wonka” a Roma, dove si posiziona al 1° posto nel concorso “Un Panettone per l’Europa“. Questo premio lo posiziona in classifica per la finale della Coppa del Mondo che avverrà proprio questo 2024.
Ma nonostante i tanti riconoscimenti conferiti al nostro Maestro, Alessandro resta sempre Alessandro.
Ma chi è Alessandro? Noi siamo andati a conoscerlo e ci ha dedicato tanto del suo preziosissimo tempo.
Entrati nel suo punto vendita ci si aspetta di riconoscerlo a vista. Infatti anche non conoscendolo ci si aspetta di trovarsi davanti un titolare manager casomai in giacca e cravatta. Ma, dopo uno sguardo fugace tra i tanti lavoratori, si chiede di lui e ci si vede arrivare dal laboratorio il nostro Alessandro vestito nella sua divisa da lavoro e con le mani di chi le ha “sempre in pasta”.
Alessandro ci mette subito a nostro agio, con la sua semplicità che attira la nostra attenzione. E’ emozionante notare quanta umiltà traspare nelle sue parole.
Una delle prime domande che gli rivolgiamo è:
“Maestro ma da bambino lei desiderava diventare un lievitista?”
Ci sorride, e scopriamo una piccola curiosità
“In verità, da bambino giocavo a calcio, e come tutti i bambini di quella età desideravo di diventare un calciatore professionista. Ma nella mia mente non mi accontentavo di essere uno qualunque, dovevo essere un grande calciatore”
Ecco che ci arriva immediatamente la sua determinazione. Lo stesso fuoco che lo ha portato oggi qui. Ed ecco che alla domanda:
“Ma chi della sua famiglia le ha tramandato questa sua determinazione?”
Gli brillano gli occhi e senza esitare dice: “La mia mamma. Mia madre è stata la mia fonte di ispirazione. Da lei ho compreso l’importanza di essere in prima linea sul fronte, a lavoro. Entrare in laboratorio e lavorare, sporcarsi le mani senza sentirsi mai arrivati. Da lei ho appreso la fermezza, l’energia e la volontà. La stessa che mi ha portato ad avere ambizione, non accontentarmi e di sfidare i miei limiti”.
Parlando delle difficoltà di questo lavoro, e conoscendo la sua arte per i lievitati e per il lievito madre gli abbiamo chiesto, quanto è difficile gestire un lievito madre e come lo descriverebbe a parole povere. E la sua risposta ci ha veramente stupito.
“Posso descriverlo in una parola. È come un bimbo. Il lievito madre è un bambino, ogni giorno ha bisogno di cure. Un giorno sta bene, un giorno no, un giorno ha la febbre, un giorno ha freddo. Bisogna averne cura continuamente. Anche se si va in viaggio per lavoro, lo porto con me. Lui rientra nel mio nucleo familiare, non si può dire “oggi non lavoro il lievito può aspettare”. Lui è un bambino. Lui è il centro del mio lavoro. E quando mi domandano quanto è difficile gestirlo, io rispondo, anche i migliori sbagliano. Basta una disattenzione e si vanifica il rendimento del risultato finale”.
Al suo fianco abbiamo avuto l’onore di conoscere Chiara, sua moglie. Una donna gentile ma forte. Ed è proprio il caso di dirlo. Dietro un grande uomo, si nasconde sempre una grande donna. Posando gli occhi un po più in là ci accorgiamo che fra i dipendenti spicca una ragazza che lavora, confondendosi con gli altri addetti, ma che con fierezza chiama Alessandro papà. E la domanda nasce d’istinto.
“Maestro sua figlia la segue in questa arte con ardore e fierezza. Tante sono state le volte che l’abbiamo vista al suo fianco, per l’isola e nelle competizioni, cosa si sente di consigliarle?”
E come disse Edoardo De Filippo “e figli’ so piezz’e core” così al nostro Alessandro brillano gli occhi nuovamente.
“Mi sento di dirle, di essere padrona del suo lavoro. Ovvero di avere prima di tutto la profonda conoscenza in ciò che fa. Di ricercare risposte ai dubbi e di avere la padronanza della conoscenza. Lei segue corsi, è innamorata di questo lavoro e soprattutto è molto curiosa e si sa, la curiosità crea domande che ci attraggono nella ricerca delle risposte.”
Ve lo avevamo detto. La sua semplicità è stata disarmante.
Questa settimana vedremo il Maestro Alessandro nuovamente mettersi in gioco al SIGEP di Rimini, dove si svolgerà il salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè e dove noi di Serrara notizie saremo accreditati per seguire l’evento e naturalmente seguire il Maestro Slama e per darvi i tanti aggiornamenti.
La nostra intervista termina e lasciamo il Maestro ringraziandolo di essere con la sua altissima professionalità, portavoce ed ambasciatore di Ischia nel mondo.
Ci auspichiamo che il sistema Ischia sappia far tesoro di questi grandi campioni che portano vanto alla nostra comunità.
Grazie Alessandro, a presto!


