Sn – World Radio Day: In questo giorno ripercorriamo la storia delle radio sulla nostra isola.

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di Camillo Buono|

Con i suoi 53 milioni di ascoltatori (dato 2023 ndr) la radio resta lo strumento di comunicazione sicuramente più diffuso nonostante oggi, i dispositivi di comunicazione si siano ampliati grazie anche alla capillare diffusione dei telefonini e di internet. Il mercato attuale infatti offre molteplici canali di utilizzo immediato che diffondono, con un’ampia scelta autonomamente gestibile, musica ed informazione cosa che, rispetto ad alcuni decenni fà, le radio, i giornali e pochi canali televisivi ne detenevano l’assoluto monopolio.

Ma come nasce la radio? La radio deve il suo esistere al nostro Gugliemo Marconi che fù in grado, grazie ai suoi esperimenti, di comprendere bene l’impiego e l’utilizzo delle onde radio che oggi sono uno strumento essenziale nella vita quotidiana del nostro mondo. Basti pensare che senza le onde radio non avremmo mai avuto la stessa radio, la televisione, i telefonini e internet. Ma non solo, anche in campo scientifico la radio o meglio le onde radio sono state decisive nella scoperta e nella cura di molte malattie una volta ritenute incurabili.

Eppure le prime trasmissioni radio erano tutt’altro quelle così come le conosciamo oggi. Infatti subito dopo che Marconi mostrò al mondo la sua scoperta, uno dei primissimi impieghi della radio fu quello in ambito marittimo attraverso l’installazione di stazioni ricetrasmittenti a bordo delle navi affinché, in qualche modo, potessero continuare a mantenere un contatto con la terra ferma fino ad allora cosa ritenuta del tutto impossibile. Poi la prima guerra mondiale decretò la radio come indispensabile strumento di comunicazione in un conflitto. Ma fu nella seconda guerra mondiale dove, la radio, oltre ad essere uno strumento di comunicazione divenne anche fonte di informazione dello stesso conflitto su ogni fronte. Da quel momento la radio iniziò la sua lunga carriera di “distributore di notizie” e non solo, cosa che si è portata fino ai nostri giorni senza mai “perdere un colpo”.

Tuttavia la radio, così come noi oggi la conosciamo, con la sua musica, la sua informazione il suo “essere sul pezzo” è per noi la compagna dei nostri giorni, dei nostri momenti, dei nostri viaggi insomma, della nostra vita. E così anche sulla nostra isola, abbiamo una lunga storia di radio che vedono la loro nascita intorno alla metà degli anni 70 dove poi, le tante emittenti nate in quegli anni hanno saputo raccontarci la vita di persone, di fatti e naturalmente anche le tante belle canzoni che in quegli anni venivano trasmesse ed oggi sono considerate dei veri e propri “cult” musicali.

Iniziamo con la mitica “Radio Ischia” nata nel 1976 da un idea dei fratelli Banfi che trasmetteva i suoi programmi a 101.500 Mhz e che tra i suoi tanti collaboratori aveva il famoso Guidone “il pompiere”, Geppino Cuomo, Ciriaco Rossetti e tanti altri speaker. Una radio a 360° che proponeva un’ampia programmazione socio culturale, sportiva e anche turistica con i suoi notiziari trasmessi in lingua tedesca.

Ma il 1976 vede anche la nascita di un’altra emittente, la famosa Radio Ischia International dell’indimenticabile Gelsomino Sirabella che trasmetteva a 102.750 Mhz.

Il 1977 vede poi l’arrivo nell’etere isolano di Radio Monte Epomeo di Pietro Coppa e Italo Verde in quel di Forio e nell’anno successivo, il 1978 l’arrivo della famosissima Radio Isola Verde dei fratelli Enzo e Cesare Mellusi con il supporto del periodico Ischia Mondo dei fratelli Lubrano, una radio che raccontava Ischia e faceva divertire con i suoi programmi radiofonici.

Nello stesso anno a Casamicciola Terme vede la luce Radio Pitehecusa nata dall’idea di Maria Rosaria Vuolo.

Sempre nello stesso anno, nasce a Forio Radio Stella del Golfo che, negli anni 90 sarà attiva anche come emittente Tv con il nome di Tele Radio Stella del Golfo.

Ma non solo, a seguire ci furono tante altre radio, come Radio Casamicciola Terme di Saverio Mennella, Radio Antenna Fungo in quel di Lacco Ameno, Radio Ninfa a Barano d’Ischia, Radio Antenna Porto, Radio Epomeo Sound a cura della Pro Serrara Fontana, Radio Gamma e infine, l’ultima delle emittenti radio nate sulla nostra isola prima della Legge Mammì che ,definì l’attuale scenario delle emittenti radiofoniche, fù Radio Alternativa Campagnano.

Purtroppo proprio a seguito dell’entrata in vigore della Legge Mammì, con la definizione delle concessioni delle frequenze e delle sue assegnazioni, le piccole radio locali, come quelle nate dagli anni 70 agli anni 80 dovettero cedere alla forza economica dei colossi della radiofonia commerciale e, inevitabilmente chi prima e chi dopo chiudere i battenti. Ciò che oggi rimane di quei ricordi lontani è storia, storia di persone e di momenti che la nostra Nazione e la nostra isola hanno vissuto, hanno raccontato e soprattutto realizzato nonostante i pochi mezzi disponibili dell’epoca e con i quali comunque riuscivano ad intrattenere e realizzare programmi radiofonici degni delle migliori emittenti radiofoniche. Basti pensare che l’Italia è considerata tra le Nazioni pioneristiche in ambito della diffusione radiofonica.

Oggi, nonostante siano trascorsi decenni, con l’avvento di internet c’è stato un ritorno alla radio, ma questa volta non come diffusione di onde radio nell’etere ma attraverso la rete internet che ha visto la nascita di tante Web Radio che, in qualche modo, stanno ripercorrendo con strumenti più moderni, i passi delle Radio locali degli anni 70 e 80 raccontando e valorizzando la vita delle piccole realtà locali.

E allora a noi non ci resta che dire “evviva la radio!”.

Per la gentile concessione delle Foto si ringraziano: Cesare Mellusi (Radio Isola Verde), Vito Di Maio (Radio Monte Epomeo), Angelo Banfi (Radio Ischia), Pino Mattera (Radio Epomeo Sound)