Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger: Autismo o genialità?

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A cura di Di Meglio Carmela|

In Italia secondo uno studio della SINPS (Società italiana di Neuropsicofamacologia) l’Asperger copre l’11% della popolazione, parliamo di 1,5 milioni di persone sul suolo nazionale, nello specifico si azzarda una cifra di un italiano su 5.


Temple Grandin, Asperger, professore in zoologia alla Colorado State University sottolinea che:
DIVERSO NON È SINONIMO DI DIFETTOSO E L’UNICO MODO PER COMPRENDERLA È ASCOLTARE“.
Oggi 18 febbraio 2024 ricorre la Giornata Mondiale della sindrome dell’Asperger. Giornata scelta in onore della nascita del Dottor Hans Asperger.
L’obiettivo è sensibilizzare le persone che da un aspetto di disabilita’ possano vivere in una parvenza di normalità.

Il nome di questa Sindrome deriva dal suo conoscitore Hans Asperger che nel lontano 1944 identifico’ una categoria di bambini che condividevano gli stessi sintomi.

Quali: Mancanza di empatia, scarsa capacità di stringere amicizie, discorsi unilaterali verso degli argomenti in particolare e movimenti maldestri.
Notò inoltre che alcuni bambini potevano argomentare su qualcosa all’infinito tanto da arrivare a definirli “Piccoli Professori“.

Nel 1994 successivamente nell’edizione del IV manuale del DSM, Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali dell’associazione Psichiatrica Americana, finalmente grazie al dottor Hans la sindrome rientro’ nei disturbi dello sviluppo, catalogando questa problematica sotto il nome di “Autismo ad alto funzionamento“.
Sfortunatamente il dottor Hans morì prima che questa sindrome fosse riconosciuta a livello medico.


Fu’ Lorna Wing, una delle prime psichiatre che si occupò dell’Asperger, tanto che nel 1981 pubblicò uno studio riportando le traduzioni del lavoro di Hans sottolineando la patologia e catalogando i sintomi sotto il nome di “Sindrome di Asperger” e di lì a poco fu’ completamente accolta nella branca medica.


Se volessimo trovare spunti passati andando in dietro ancora sulla linea del tempo, troveremmo molto prima, addirittura nel 1925 uno studio fatto da una psichiatra infantile di origini russe di nome Grunya Sukhareva fondatrice della facoltà di psichiatria infantile all’istituto centrale di formazione medica post-laurea di Mosca, nel quale dopo aver osservato un gruppo di 6 bambini metteva in risalto le stesse medesime sintomatologie e conoscendo oggi la sindrome, gli aspetti emersi allora già evidenziavano la presenza di questa patologia.


A partire poi dal 2013 spiega Giovanni Valeri, neuropsichiatra infantile dell’ospedale Bambin Gesù di Roma, dopo la pubblicazione dell’ultimo manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, la diagnosi dell’asperger non esiste più, ma è rimasto in uso per riconoscere quelle persone “autistiche che non hanno disabilità intellettive e linguistiche” ed è stata identificata come “Disturbo dello spettro dell’autismo“.

Questo disturbo significativamente vede una differente organizzazione di alcune aree del sistema nervoso che motiva la diversità su comportamenti e sensazioni.

Conosciamo meglio questa sindrome.
Sembra che alla base dell’Asperger vi sia una mutazione genetica, non si conosce inoltre né la causa né l’origine ma secondo uno studio importante pubblicato sul Nature Genetics, una rivista scientifica, è stato dimostrato che una persona con la Sindrome può ereditarla ai figli. È stato svolto un esperimento con 18000 persone avente l’Asperger. Il loro DNA è stato sottoposto ad un incrocio e ne è venuto fuori che il tasso di ereditabilità è addirittura il doppio.

Ma come si comporta una persona che ha la sindrome di Asperger e come si riconoscono?
Queste persone hanno una forte ipersensibilità emotiva estrema verso persone o cose, spesso questa sensibilità accumula un sovraccarico scaturendo due reazioni, definite:
MELTDOWN, ovvero una vera e propria crisi di rabbia verso se stessi o cose;
SHUTDOWN, una reazione di freddezza e apatia totale.
Queste persone si sentono come degli “alieni” in un mondo non fatto per loro dove fanno fatica ad identificarsi, hanno voglia di stare con gli altri ma non sanno come fare.
I bambini sono definiti ASPIE. Leggono libri come se fossero scanner ed hanno la capacità di processare tutto ciò che li circonda, paralizzandoli nelle relazioni sociali, facendo fatica a capire le teorie che regolano le relazioni e si fossilizzandosi nel loro pensiero della visione del mondo.
Da grandi hanno la capacità di dominare gran parte del tempo, le relazioni o addirittura le conversazioni.

Ma essere Asperger significa essere super-intelligente?
La loro capacità di immagazzinare dati in modo mnemonico è fuori dal comune. Hanno un’estrema precisione, hanno la percezione del gusto, suoni e olfatto decuplicati.
La loro capacità di pensare allarmante, quindi verrebbe da dire che in parte sì è corretto dire che hanno una predisposizione alla genialità .

Oggi, questa sindrome viene diagnosticata prima e viene assistita con terapie adatte che permettono ai bambini di esprimersi ed interagire col mondo. Anche se in molti casi vengono definiti menti brillanti non dimentichiamo mai che la sindrome di Asperger è una condizione molto difficile per chi la vive tutti i giorni.


A voi qualche nome, dai tempi più antichi a oggi, di persone conosciute ed illuminate ma con la Sindrome Di Asperger:


Mozart – Hitchcock – Einstein – Michelangelo Buonarroti – Isaac Newton – George Orwell – Van Gogh – Ludwig Van Beethoven – Ady Warhol – Steve Jobs – Bill Gates – Mark Zuckerberg – Satoshi Tajiri – Greta Thunberg – ed infine Elon Musk l’uomo più ricco del mondo, nonché Amministratore delegato tesla e fondatore di Space X (prima conosciuto come Twitter).