a cura di Carmela Di Meglio
Per la rubrica #Oggitipresento ho il gradito onore di dare luce ad un ragazzo che ha inseguito e scalato con tenacia il mondo del lavoro, innamorandosi poi perdutamente dell’arte della panificazione. A Voi cari lettori: Elio Romeo.
Classe ’93 Lacchese di origine, Elio nasce e cresce nel comune più suggestivo dell’Isola d’Ischia. Da sempre a stretto contatto con la natura e di semplici radici, questo ragazzo così tenace, da qualche anno ogni mattina inebria tutto il paese con il profumo delicato del suo pane appena sfornato.
Un profumo che rievoca campi di grano, erba selciata e che regala buonumore per i vicoli.
La panetteria “Forno Romeo” apre a giugno 2021 come coronamento di un sogno durato anni.

Lavora incessantemente negli anni precedenti in vari settori della ristorazione sull’isola, successivamente vola a Londra dove in un prestigioso ristorante è addetto alla preparazione di lievitati e pasta fresca, fino ad affinare le sue tecniche nuovamente sull’isola a fianco dello Chef Pasquale Palamaro, il connubio che viene a crearsi diventerà indissolubile.
Il Nostro giovane panettiere inaugura la sua attività con un successo immediato.
Partecipa al contest Caputobreadproject di 50top Italy arrivando a partecipare alla finale a Palazzo Petrucci.
In soli due anni è attivo assiduamente in eventi a scopo solidale sulla nostra isola ma non si ferma solo qui, tanto che arriva a vincere nel gennaio 2024, 1° pennello per l’Arcimboldo D’Oro. Un evento che vede come simbolo il pennello d’Oro, utilizzato dagli artisti per creare le loro opere, premiazione di categoria riportata nell guida del magazine l’Arcimboldo.
Elio è un ragazzo a primo impatto di una semplicità assoluta, accogliente e solare.
Entrando nella panetteria risalta agli occhi la minuziosità dei dettagli e dei colori, dal marrone chiaro al verde bottiglia, colori che sembrano catapultarci nelle colture di un campo di grano.
Una proposta di rosticceria, pani classici e speciali che salta agli occhi tanto che ci si perde a guardarli nella loro perfetta posizione mentre la porta della bottega continua ad aprirsi e chiudersi alle nostre spalle come un suono armonioso. Nel retro del laboratorio si intravede una figura completamente immersa fra stagli, pesature e pieghe che al nome “Elio” si volta ed arriva da noi scusandosi se pieno di farina ma con un sorriso enorme.
Ci ha messo immediatamente a nostro agio raccontandoci tanto della sua vita. Le emozioni come sempre hanno prevalso quando le domande arrivavano al cuore e possiamo solo che essere grati del tempo che ci è stato dedicato.
Lo abbiamo intervistato per voi:
Elio, chi assapora il tuo pane si accorge di gustare sapori unici uniti ad un grande talento. Ma hai sempre voluto fare questo lavoro?
In verità ho studiato “operatore termico”, tutt’altro se ci fermiamo a pensare dove sono oggi. Ho iniziato a lavorare nelle cucine affiancando Chef, scalando come si può dire passo dopo passo la montagna. Ho iniziato come lavapiatti, poi commis di cucina e via via fino a conoscere la lavorazione del pane.
Elio, quando hai capito che l’arte della panificazione sarebbe stata il tuo futuro?
Mi trovavo a Londra a lavorare in una delle mie esperienze in cucina e quel giorno un mio collega si assento’. Mi venne chiesto se avessi piacere nel sostituirlo e sebbene non avessi esperienza in campo decisi di mettere le mani in pasta. Ed in quel momento si accese qualcosa in me che non si è mai più spenta. Da quel giorno iniziò un nuovo cammino a cui oggi dedico tutto me stesso.
Cosa ha significato per te aprire “Forno Romeo” e chi ti ha supportato?
Col fiato corto Elio fa una pausa che pietrificata il cuore e i suoi occhi luccicano, ci chiede scusa ed è in quel momento che ci rendiamo conto di quanto questo lavoro sia frutto di trascorsi dove si è impiegato il possibile e l’impossibile.
– Aprire Forno Romeo per me è stato il coronamento di un sogno, del mio sogno. L’apice di sforzi, lavoro e studio. Non avevo nulla, ma non ho mai smesso di credere di poterci riuscire e quando finalmente ho aperto questa porta dopo aver investito tutto ciò che potevo, stentavo a credere che fosse reale. In questo percorso la mia compagna è stata per me un pilastro, non ha mai smesso oggi come allora di credere nelle mie capacità.
Dopo l’inaugurazione, che risposta hai avuto dai cittadini?
La popolazione, così come i turisti mi hanno accolto con molto calore. Erano anni che a Lacco Ameno mancava un vero e proprio panettiere da cui di giorno in giorno prendere del pane fresco, e se devo dirla tutta fino in fondo non mi sarei mai aspettato una risposta simile. È stata una vera gioia sentire che tutti i miei clienti apprezzavano sempre più il mio lavoro.
Raccontaci Elio, ma cosa ha la tua panetteria di particolare?
Oltre al classico pane, lavoro con Farine Antiche, prediligo come mio stile di panificazione la lavorazione con grani grezzi. È una lavorazione più difficile che richiede tanto studio, tante prove per riuscire a calibrare gli ingredienti per raggiungere un risultato eccellente. Lavoro con il lievito madre che permette di avere un sapore naturale ed anche una migliore conservazione.
Perché hai scelto di lavorare con farine grezze ed antiche?
Vado alla ricerca nelle varie regioni italiane delle migliori farine biologiche prodotte nei mulini. Al momento sto acquistando farine grezze siciliane come “Timillia e Perciasacchi” e faccio questo perché credo fermamente che sia prima di tutto salutare e poi credo che il sapore che ha un grano non trattato, uno grezzo, una farina antica sia unico. È meraviglioso creare un pane di nicchia che non si trovi ovunque, lavorato e fatto riposare in cesti di bambù, proprio come si faceva una volta.
Ma raccontaci, nei pani che fai c’è ne uno che ti riporta bambino?
ed ecco che arriva un sorriso enorme.
Assolutamente si! Quando ero bambino mangiavo sempre la ciambella, la adoravo mi piaceva tantissimo. E non potevo non farla. La Ciambella mi riporta alla mia infanzia, passeggiavo per il bosco, amavo il contatto con la natura ed è forse lì che la mia curiosità ha iniziato nascere in me. Sono sempre stato un ragazzo alla ricerca di risposte. Mi sono sempre chiesto il perché di tante cose e molto probabilmente è grazie a questo che ho cercato e cerco tutti i giorni di migliorare ed oltrepassare i limiti.
Non bisogna mai fermarsi, tutto può evolvere e perfezionarsi se noi lo vogliamo.
Cosa ti senti di consigliare ai ragazzi che stanno per intraprendere il mondo del lavoro?
Nulla è impossibile. Anche se abbiamo altri titoli di scuola, anche se nessuno crede in te. Anche quando va tutto male, se dentro te senti che è giusta la via tutto può realizzarsi. Credere in se stessi, avere tanta umiltà di imparare, curiosità di farsi domande e determinazione nel trovarle sono la chiave per realizzare i propri sogni.
Elio, svelaci un tuo desiderio per il futuro?
Un mio grandissimo desiderio è quello di tornare agli antipodi, con tecniche di macinazione del grano Bio coltivato sulla nostra Isola, la lavorazione del pane e la cottura a fuoco vivo. Tutto questo con l’aiuto delle aziende agricole Ischitane.
Riuscire a creare un pane da mettere sul mercato pochi giorni a settimana per i nostri compaesani che racconti di Ischia, che racconti il sapore del passato, proiettato nel presente.
Salutiamo Elio Romeo, un ragazzo che ci ha trasmesso tanta motivazione. Gli auguriamo di riuscire a realizzare questo suo meraviglioso desiderio che valorizzerebbe tanto la nostra isola, riportando alla luce vecchie tradizioni.
Cari Lettori, vi lasciamo permettendovi di immergervi nel meraviglioso mondo di Elio in questo videoclip cliccandoci su.
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Ad Maiora Semper, Elio.
Grazie





