“Silvia, rimembri ancora
Quel tempo della tua vita mortale,
Quando beltà splendea
Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
E tu, lieta e pensosa, il limitare
Di gioventù salivi? “
Così incomincia una delle tante famose poesie di Leopardi. Nella letteratura italiana poeti e scrittori spiccano per opere famose in tutto il mondo. Da Dante ad Alda Merini, la lingua italiana si è evoluta e si è trasformata senza mai perderne l’essenza e la bellezza. Oggi si festeggia la giornata mondiale della poesia, istituita nel 1999 dall’UNESCO, nata come ricorrenza per promuovere la diversità linguistica e per non dimenticare le espressioni dialettali che hanno caratterizzato la cultura, il linguaggio e gli usi e costumi della comunicazione anche attraverso versi poetici. La nostra isola, come un piccolo tesoro nascosto, racchiude tra le sue stradine poeti e scrittori passati e recenti che hanno dato lustro al nostro dialetto. Tra gli autori di spicco abbiamo Giovanni Verde che nacque a Forio nel 1880, il quale si dedicò alla poesia e alle arti figurative; dopo la seconda guerra mondiale gli fu affidata la custodia e direzione del Torrione, che custodiva le opere del poeta e scultore Giovanni Maltese. Giovanni Verde pubblicò diverse raccolte poetiche e curò i sonetti dialettali di Maltese. Leggere i loro versi in dialetto stretto foriano ci permettono di assaporare una lingua che oggi, fatta eccezione per pochi, è di difficile comprensione in quanto in disuso.

La sua musicalità e la sua ritmica dimostrano quanto il dialetto nelle sue forme più pure abbia lasciato un’impronta indelebile nelle tradizioni del paese, ma che si è trasformato generazione dopo generazione. Questa distinzione è tangibile non solo nella lingua parlata, ma soprattutto in quella scritta. Ovviamente sul nostro territorio, sono stati tanti gli scrittori, i poeti che hanno dato lustro alla nostra isola, e cimentandoci nel presente, tra i poeti più noti abbiamo il Prof. Pasquale Balestriere che ha anche vinto diversi premi a livello nazionale.
Nel 2015 gli è stata assegnata dall’Università Pontificia Salesiana di Roma la Laurea Apollinaris Poetica, conferita con solenne cerimonia presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione.
Ecco uno suo piccolo scritto:
-Uno stornello dettato dalla pioggia.
“Fiore di marzo,/
da qualche giorno nato senza sforzo / e già d’acqua t’uccide il troppo sfarzo.”
Gli autori, tra poeti e scrittori, di origini ischitani sono davvero molti, basta ricordare Andrej Longo, Ciro Cenatiempo, e non mancano quelli più famosi a livello nazionale e internazionale che hanno scelto la nostra isola come sfondo per i loro versi o romanzi: Erri De Luca, Gianni Mura, Alphonse De Lamartine e tanti altri.

