Corsa dell’Angelo: “Cristo è Risorto!”

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di Lucia Mattera

A Forio ogni anno nel giorno di Pasqua si tiene la sacra rappresentazione della “Corsa dell’Angelo”.
Questo evento nasce nel lontano 1600 e riproduce il momento dell’incontro della Madonna con il figlio risorto.
Quatto i protagonisti: Gesù risorto, la Madonna, S. Giovanni Apostolo e un Angelo. Il tutto si svolge lungo i corsi Matteo Verde e Francesco Regine al termine della solenne messa pasquale. Il piccolo corteo è composto da uno stendardo celeste con pennacchio di penne di struzzo bianco seguito dalla croce della Confraternita, la statua dell’Angelo, il clero e la statua di Cristo Risorto. In sottofondo il canto del “Regina Coeli”.
Le statue lignee di San Giovanni e della Madonna, che ha il volto coperto da un velo bianco, avanzano lentamente lungo il corso direzione Piazza Matteotti, mentre l’Angelo, al termine del “Regina Coeli”, compie tre inchini verso il Cristo. Da qui parte la sua corsa verso la Madonna dove ripete i tre inchini. Esegue questo percorso per tre volte, per poi fermarsi sotto il campanile della chiesa di Santa Maria di Loreto. Infine la Madonna e San Giovanni vanno incontro al Cristo. Nel momento più toccante la Madonna perde il velo che le copre il volto ed inizia la sua corsa verso il Cristo per raggiungerlo e sistemarsi alla sua sinistra. Qui si eleva un grido di felicità corredato da applausi, mentre San Giovanni indietreggia spostandosi vicino al campanile. Parte così l’ultima corsa dell’Angelo verso il Cristo e la Madonna, mentre ricomincia il “Regina Coeli” e l’Angelo fa i tre inchini indietreggiando fino al campanile.
Viene avanti lo stendardo che si inchina fino a sfiorare per terra, senza però toccare il suolo, questa è la fase più impegnativa di tutta la rappresentazione.

La rappresentazione, entrata lo scorso anno nei Beni Immateriali della Campania, è organizzata dall’arciconfraternita di Santa Maria Visitapoveri. Durante l’anno è possibile ammirare in tutta la sua bellezza la statua originale dell’Angelo di legno dorato (del 1620 ca.) nella chiesina di Santa Maria Visitapoveri. Da circa vent’anni a correre per le strade del paese per la rappresentazione è una copia fedele per preservare l’originale.