di Camillo Buono|
Dal 19 agosto 1839, data riconosciuta come quella della nascita della fotografia, le foto ci hanno tramandato immagini di un passato lontano o, hanno immortalato momenti delle nostre vite a volte con consapevolezza, altre volte meno. E spesso sono proprio quelle immagini scattate senza la nostra consapevolezza che sono diventate dei veri e propri capolavori. Uno sguardo, una smorfia o semplicemente un momento pensieroso rendono quello scatto decisamente più accattivante rispetto ad uno sguardo centrato nell’obbiettivo e semmai anche con un sorriso smagliante.
Infatti, ciò che in questi giorni ha attirato la nostra attenzione, sono stati gli scatti realizzati dal noto fotografo Nicola Migliaccio il quale con la sua macchina ed il suo occhio attento ha saputo regalarci delle immagini stupende dell’Actus Tagicus 2024 svoltosi a Forio. Istantanee che riescono a trasmettere una certa misticità dell’evento.
Le luci, le ombre, gli sguardi, tutto nel suo insieme e nel suo complesso, riescono a trasmettere l’atmosfera di quei momenti che inevitabilmente un giorno faranno parte della storia di Forio e della storia di quelle persone che si sono rese protagoniste. E per tutto questo, per l’arte espressa nella fotografia talentuosa di chi, è riuscito a donarci immagini di eventi e di momenti unici proprio come gli scatti stessi che, hanno le stigmate di essere definibili iconici, senza correre il rischio di peccare di eccesso. E Nicola Migliaccio, insieme a tanti altri fotografi che mettono a disposizione il loro tempo ed il loro talento, sono artefici nel lasciare ai posteri un racconto di immagini di ciò che è oggi la nostra isola, i nostri momenti ed i nostri eventi a chi un giorno guarderà quelle fotografie e riconoscerà un proprio caro, un proprio amico o anche se stesso.









