di Carmela Di Meglio |

La famiglia: il primo contatto di un bambino con il mondo.
La sua “culla” che gli garantisce sicurezza e protezione, quell’ambiente che gli insegna valori, cultura, un credo ed un certo comportamento nella società che lo circonda.
La famiglia è un punto di riferimento, un luogo dove ogni figlio impara dai propri genitori a riconoscere i propri diritti e doveri, dove inizia ad emulare comportamenti e relazioni.

Nel 1993 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite istituisce la “Giornata internazionale della Famiglia” e da quel giorno ogni 15 maggio essa viene ricordata e celebrata.

Secondo l’Istat la famiglia è “l’insieme di due persone legate da un vincolo di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitativi o aventi dimora abituale nello stesso comune. Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona”.

Da un punto di vista psicologico essere Famiglia significa anche essere aperti ad accogliere le abitudini di un “lui” o di una “lei” nella nostra vita, “la famiglia” è il desiderio di essere amati che si realizza. Ma la realtà fa i conti con la fusione caratteriale, ecco perché si dice che non esiste “una famiglia perfetta” perché questa è in continua crescita ed evoluzione.

Per essere famiglia, significa che si è pronti ad accettare le sfide che la vita ci mette davanti, vivendo un dinamismo quotidiano ed accogliendo la persona al nostro fianco nel rispetto reciproco e nella cooperazione.

Eraclito definiva l’universo con questa frase “L’armonia dei contrari“, ed è proprio su questa riflessione che si basa una famiglia. Si, perché essa è l’osmosi di caratteri spesso opposti, motivo per cui le relazioni familiari vanno create e costruite nel tempo.
La famiglia è un luogo dove l’umiltà ne crea base, il sedersi sullo stesso piano conoscendo ed apprezzando i limiti altrui. Questa piccola oasi, è la prima vera “scuola” dove si impara a perdonare, dove si impara a vivere e collaborare insieme.
La Famiglia riveste un ruolo fondamentale nella società, tanto che il segretario generale delle nazioni Unite ha sottolineato l’importanza di promuovere politiche volte a conciliare il lavoro e la famiglia, che si caratterizzata come elemento chiave per la crescita della società stessa.

Esistono diversi trattati internazionali, universali e leggi specifiche che tutelano il diritto alla famiglia.

Ad esempio nella “Dichiarazione Universale dei diritti umani ” del 1948 l’art.16 definisce la famiglia: “Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio, e al suo scioglimento” .

La giornata internazionale sulla famiglia sottolinea l’importanza di una famiglia sana ed equilibrata. Questa, nel corso degli anni, nel mondo sta cambiando sempre più, diventano sempre più piccole, arrivando fino alle cosiddette “Monoparentali”.
Attualmente il 65% delle famiglie è composto da coppie che convivono con figli di qualsiasi età o da coppie che convivono con i bambini e membri della famiglia allargata, come i nonni. La diminuzione delle famiglie allargate è il crescente numero delle famiglie Monoparentali mettono in risalto un problema in tema di protezione sociale.

In Italia secondo i dati del 2018 ci sono 25,7 milioni di famiglie, tra le quali 8,5 milioni di famiglie unipersonali e 17,2 milioni di famiglie create con almeno 2 persone. Di queste 5,5 milioni non hanno figli.

Ogni anno questa giornata ci aiuta a comprendere e sottolineare i problemi sostanziali che le famiglie si trovano ad affrontare e le azioni che i governi possono intraprendere per aiutare le stesse.

Concludiamo augurando a tutti di ricordare sempre di passare del tempo con la propria famiglia ogni giorno, di perdonare talvolta e di amarla sempre.

La felicità forse non è di questo mondo ma una famiglia affettuosa affiatata come diceva George Bernard Shaw, è un anticipo del paradiso.