Novità per i balneari dal Consiglio di Stato. Si può continuare a lavorare anche con la concessione scaduta.

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dalla Redazione|

Avevamo scritto poco tempo fa in merito alle concessioni demaniali scadute non più rinnovabili con l’introduzione della Direttiva Europea “Bolkestein” che prevedeva un nuovo bando pubblico ai fini della loro riassegnazione, generando tutta una serie di dubbi e problematiche da ciò derivanti. Il Consiglio di Stato si era già espresso in prima battuta rendendo inapplicabile ogni tipo di proroga che consentisse di continuare ad esercitare le attività sul demanio da parte dei concessionari.

Ora la situazione sembra aver avuto un nuovo colpo di scena. Infatti il Consiglio di Stato con ben tre ordinanze dello stesso tenore, ovvero le 1813/2024, 1814/2024 e 1815/2024 ha affermato che sulla spiaggia, ancorché la concessione sia decaduta, prevale l’interesse privato nel continuare l’attività dello stabilimento balneare in quanto, i Comuni non sono nelle condizioni di affidare a terzi, secondo le procedure stabilite dalla “Bolkestein”, le strutture balneari ubicate sul demanio. Ed infatti il Consiglio di Stato precisa anche che, “nel bilanciamento degli interessi contrapposti, appare preminente quello del privato, tenuto conto che in questo modo sono altresì soddisfatti gli interessi pubblici alla manutenzione dell’area e alla percezione dei canoni demaniali senza soluzione di continuità“. In poche parole, le attività turistico ricettive devono continuare in capo a chi attualmente detiene il bene in quanto una loro sospensione andrebbe a causare effetti controproducenti per le stesse amministrazioni pubbliche ovvero, l’abbandono delle aree demaniali e il mancato introito dei canoni damaniali marittimi a favore dei Comuni.

Ma non finisce qui, in quanto, sempre il Consiglio di Stato, con l’ordinanza numero 3943/2024 del 30 aprile ha chiarito che, “è sospesa la messa a gara delle concessioni demaniali vigenti nell’attesa che si pronunci la Corte di Giustizia Europea sull’applicabilità dell’art 49 del Codice della Navigazione“.

Le novità che arrivano dal massimo organo di Giustizia Amministrativa italiano in parte fanno tirare un sospiro di sollievo ai tanti operatori balneari che per adesso non vedono messo in discussione l’avvio di questa stagione estiva, anche se,in assenza di un chiaro intervento legislativo, restano ancora tanti dubbi sul futuro delle nostre spiagge.

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