di Camillo Buono|
Si sa, con l’arrivo del mese di giugno finisce la scuola e per tutti gli scolari inizia il periodo delle meritate vacanze dopo un lungo periodo di impegno e di studi.
Ma non solo, spesso la fine della scuola coincide con lunghi commiati, giovani che si accingono ad intraprendere un nuovo percorso scolastico e insegnanti che lasciano dei ragazzi che hanno guidato per lunghi anni, spesso presi per mano da bambini e accompagnati in quel percorso di trasformazione fino a diventare dei ragazzi.
Questo cambiamento lo si nota specie nel percorso delle Scuole Primarie dove le maestre accolgono bimbi provenienti dal percorso dell’Infanzia e lasciano ragazzi che si troveranno ad intraprendere un nuovo percorso scolastico alle scuole medie. E ieri pomeriggio, presso il Polifunzionale di Serrara Fontana vi è stato l’ultimo atto di questi ragazzi, entrati bambini alla scuola Primaria “Pietro Carlo Mattera” ed usciti ragazzi in un percorso di studi durato cinque anni e culminato in una bellissima “recita” dal titolo “Promessi Sposi 2.0” dove tutte le classi, dalla prima alla quinta hanno preso parte regalandoci un bellissimo momento. La recita di un’opera come quella dei “Promessi Sposi” magistralmente adattata al territorio di Serrara Fontana con la sostituzione di luoghi e dialetti nostrani.
Ma come ogni cosa che inizia vi è una fine, e proprio al termine della recita vi è stato il saluto delle Istituzioni con il Vicesindaco Rosario Caruso che ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale di Serrara Fontana e un dono a questi ragazzi che, a settembre si accingeranno ad intraprendere un nuovo percorso scolastico, le Associazioni territoriali che hanno realizzato diversi eventi con le scolaresche durante l’anno, la vicepreside Prof.ssa Emilia Sorrentino, la Responsabile del Plesso Maestra Colomba Fiorentino ed infine, la Maestra Marianna d’Abundo che per cinque lunghi anni ha contribuito alla trasformazione di questi bambini diventati ragazzi.
Resterà il ricordo di questa parte di vita vissuta e noi, onorati spettatori di questo momento allegro, spensierato e sicuramente ricco di tante emozioni, continueremo a vedere, ci si augura, ancora numerose trasformazioni che formeranno le future donne e i futuri uomini della nostra comunità.

