Europa: La sovranità appartiene al popolo

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di Aspide|

Non potevo non soffermarmi con un piccolo pensiero inerente queste ultime elezioni Europee. Ma prima di approfondire il mio discorso, come sempre, è doveroso fare qualche piccola premessa.

Innanzitutto per l’occasione mi piace ricordare un famoso discorso fatto dal Presidente Andreotti il quale una volta ebbe a dire “non esiste solo una sapienza data dall’intelletto ma esiste anche una sapienza che proviene dal cuore del più umile. Ed è questo che rende grande il suffragio universale dove lo scienziato è uguale al più umile nella cabina elettorale proprio perché mentre il primo ha anche una sapienza intellettuale il secondo ha certamente una sapienza data dal cuore”.

Ma nel dettaglio cos’è veramente successo? Sembrerebbe che questa volta, come sempre, nessuno ha vinto e nessuno ha perso tranne che, per i francesi il cui Presidente si è ritrovato “il nemico in casa”. Sarà forse perché voleva veramente andare a fare la guerra con il russo Putin? Se così fosse, allora forse ci ritroviamo in quella che è, come detto, la famosa sapienza del cuore. E così il popolo ha ricordato che si possono certamente intraprendere altre strade per evitare la guerra!

Ma in realtà ciò che agita le acque in casa Europa sono diversi motivi che raccontarli tutt’insieme sarebbe difficile elencarli anche per il più ferrato analista politco.

L’unica cosa certa è che, a differenza di qualche battuta fuori luogo, l’Europa ha dato dimostrazione che la vera sovranità appartiene, come sempre, al popolo e tutti quei sermoni “politichesi” che spesso vogliono inculcarci come il verbo divino, può essere ritenuto giusto nel suffragio universale. Il popolo con la sua matita decide e questa è l’unica vera realtà. Poi per partito preso può piacere o non piacere. Ma questa è l’unica ed assoluta certezza di una democrazia.

Forse ora, chi pensa che l’Europa sia una entità al di sopra degli Stati e delle persone dovrà rendersene conto e far si che questi “Stati Uniti d’Europa” diventino ancor di più una realtà politica e sociale più vicino alla gente e alle sue necessità senza anteporre a tale scopo la superbia di essere uno Stato che vuole ad ogni costo primeggiare in un pensiero di globalizzazione assillante. Ogni cittadino Europeo ha il diritto di essere considerato con i suoi pregi ed i suoi difetti e non sentirsi escluso come singolo uomo, come cittadino del suo stato e come cittadino europeo. Come rovescio della medaglia però c’è da dire anche che così come l’Europa ha bisogno dell’Italia, l’Italia ha bisogno necessariamente dell’Europa per affrontare il presente e programmare certamente il futuro insieme.

E allora perché pochi gli elettori. Bhé forse proprio perché la gente non si sente in tutto o in parte cittadino di questa Europa che, tutto decide e tutto sà. Il mondo è bello perché variegato, e chi si pone a capo di una società che sia un unico stato o un unione di più stati dovrebbe tutelare il pensiero di tutti e non provare a standardizzare secondo le proprie regole ogni individuo e ogni realtà territoriale.

E infine, non può mancare il mio piccolo pensiero per quanto riguarda la nostra Isola. Ed è un vero peccato che l’unico nostro candidato allo scanno Europeo, l’Onorevole Giosi Ferrandino, non sia riuscito con il suo partito a superare quel tetto del 4%. Un danno per la nostra comunità non di poco conto pensando ancora una volta all’opportunità persa di avere un politico isolano in quel luogo dove si decide il futuro della nostra Italia, della nostra Europa e anche della nostra Isola. Ma anche in questo caso provo a vedere il bicchiere mezzo pieno, pensando ai nostri amici di Casamicciola che avranno l’opportunità di avere il Sindaco tutto per loro!

Ah, dimenticavo di avvisarvi… speriamo, come sempre, che io me la cavo…