Caso Antonella Di Massa: è l’ora della verità?

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di Aspide|

Abbiamo aspettato a lungo prima di ritornare a scrivere a distanza di quasi sei mesi, sul mistero della scomparsa e poi del successivo ritrovamento del corpo senza vita di Antonella Di Massa. Ma noi di Serrara notizie questo silenzio l’abbiamo voluto mantenere per rispetto dei familiari e per rispetto del lavoro degli inquirenti.

Però da questo assordante silenzio ad oggi nulla è trapelato o forse qualcosa inizia a smuoversi?

Partiamo dal fatto che, nel prossimo mese, si arriverà al primo giro di boa della giustizia, ovvero quei fatidici sei mesi di indagine che, invevitabilemente apriranno due strade, la prima ipotesi potrebbe essere quella della chiusura per archiviazione in quanto dalle indagini fino ad oggi svolte la magistratura non ravviserebbe alcuna ipotesi di reato nei confronti di chicchessia, dando così la certezza che Antonella si sia suicidata; la seconda ipotesi, fatti salvi eventuali sviluppi, potrebbe essere quella di una richiesta da parte del Pubblico Ministero titolare delle indagini di una proroga delle stesse. Questa seconda situazione ravviserebbe quanto meno la volontà di proseguire in più attente indagini perchè probabilmente non vi sarebbe la certezza che si sia trattato di un suicidio.

Naturalmente, fin qui, quelle che noi facciamo sono solo ipotesi ma in questi ultimi giorni circolano sul web nuovi video di Nicola Castellano e Gianluca Spina dai quali emergono diverse novità che, sicuramente, sono già al vaglio della magistratura ma che sono novità importanti rispetto a quando di Antonella e della sua misteriosa morte non si era più parlato.

Infatti al vaglio sono passati i tempi e i luoghi di percorrenza prima che Antonella arrivasse al parcheggio di Succhivo con la sua auto. Antonella pare sia passata prima da Panza (luogo che ritorna spesso) e poi tra l’ultima telecamera che inquadra l’auto scendere verso Succhivo e il parcheggio vi è un tempo di circa 18 minuti quando, in realtà quel tratto di strada in auto lo si percorre in appena un paio di minuti. Dove si è fermata Antonella? E il dubbio che ormai in tanti si pongono: “era veramente lei che è scesa dalla macchina nel parcheggio di Succhivo?”.

Ma ancora, dal 17 febbraio al 28 febbraio tutti erano in cerca di una donna che apparentemente avrebbe voluto togliersi la vita o quantomeno allontanarsi volontariamente. Ed è qui che i famosi cani molecolari in quei giorni si sono fermati in diversi punti, come ad indicare, “qui è passata“, ma poi il nulla. Si proseguiva nelle ricerche per boschi e grotte. E se Antonella invece era volontariamente o per costrizione nascosta in qualche casa in zona? Più indizi ci portano a supportare questa ipotesi che viene raccontata anche da Gianluca Spina in uno dei suoi ultimi video. I cani molecolari si fermano nei pressi di una abitazione non molto lontana dal luogo dove poi Antonella è stata ritrovata priva di vita. Casualità? O c’è altro?

Fatto sta che questi interrogativi a distanza di quasi sei mesi, fanno ben pensare che le indagini stiano facendo il loro corso che, purtroppo, per quel rovescio della medaglia, fanno ipotizzare che il caso di Antonella non sia un suicidio.

In qualità di organo di informazione ci poniamo e poniamo a chi di dovere questi interrogativi costellati dai tanti elementi raccolti da chi anche per passione e professione segue questi casi nella speranza che la verità, qualunque essa sia, venga fuori e metta la parola fine a questra triste vicenda dai contorni ancora tortuosi e bui.

Ma il tempo è galantuomo e porterà tutte le risposte che prima la famiglia di Antonella e dopo la nostra comunità aspettano.