Lo “smile”, la “faccina” più famosa del mondo!

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di Lorenzo Donati|

Già da anni ormai l’uso delle emoji, popolarmente dette “faccine”, è notevolmente incrementato, soprattutto grazie alle applicazioni di messaggistica, tra cui ovviamente Whatsapp. Al punto che oggi, 17 luglio, se ne celebra la giornata mondiale ad esse dedicata.

Le emoji sono ormai simbolo della comunicazione moderna, al punto che è possibile scrivere vere e proprie frasi, esprimere concetti, stati d’animo, emozioni, solo scegliendo tra le oltre 3.500 emoji presenti su tutti i dispositivi.

Ciò che invece spesso viene ignorato, soprattutto dai ragazzi, è che in realtà la prima emoji nasce già circa 60 anni fa, precisamente nel 1963 a Worcester (Inghilterra). Dove l’azienda State Mutual Life Assurance Company assegnò a Harvey Ball il compito di creare un simbolo in grado di trasmettere serenità ai propri dipendenti. In pochissimi minuti Harvey disegnò un cerchio, giallo, con due pallini neri, a simboleggiare gli occhi, e una linea curva, ovvero, una faccina sorridente.

Vi siete mai chiesti perché il giallo? Beh, se avete guardato al cinema l’ultimo film Disney “Inside Out 2”, probabilmente vi sarete resi conto che anche il personaggio che rappresenta l’emozione della gioia è colorato di giallo, proprio perché è un colore allegro, che genera spensieratezza e tranquillità, oltre, secondo studi psicologici affermati, a generare energia e voglia di fare.

Quella che sembrava una banalità (costata soli 45 dollari all’azienda) divenne in realtà nei anni a seguire una vera e propria icona, soprattutto grazie, come sempre, all’America e alle sue strategie di marketing. Lo Smile venne affisso su ogni oggetto di uso convenzionale, fino ad arrivare negli anni ‘80 ad essere utilizzato come immagine per le cover di album musicali, oppure come protagonista di vere e proprie installazioni artistiche.

Non si sa come un’immagine così semplice e banale, che probabilmente è nata anche molto molto prima della sua globalizzazione, possa aver scatenato così tante reazioni, ma probabilmente la semplicità della faccina gialla è così potente da poter rappresentare tutto.

Foto dal web