di Camillo Buono|
Da quando è nata l’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, di critiche ce ne sono state, un po perché ogni cambiamento necessita di tempo e anche perché per natura l’uomo ha bisgono di tempo per adattarsi a cambiamenti importanti.
Ma non solo, altro aspetto per la riuscita di un progetto è che alla guida di un così importante e complesso Ente ci siano persone in grado di realizzare cambiamenti con la lungimiranza che un giorno questi diano i suoi frutti in maniera indelebile nel tempo.
Ed ecco che, quest’anno è tempo di raccolta per l’Area Marina Protetta del Regno di Nettuno. Diciamo che già nello scorso inverno i segnali c’erano stati con una serie d’iniziative e progetti che avevano mostrato alla comunità isolana l’importanza dell’esistenza dell’Area Marina Protetta e del suo Ente.
Ed ecco che oggi, con le tante “nidiate” di tartaruga caretta caretta sulle spiagge della nostra isola e con la nascita di quasi cento tartarughine in quel di Forio, possiamo ben dire che il Direttore Antonino Miccio e la sua squadra con a capo la bravissima Caterina Iacono, hanno raccolto i loro frutti. Le tartarughe che scelgono il nostro mare e le nostre spiagge per le loro “covate” sono il giusto segnale che il nostro ambiente è cambiato in maniera positiva.
Certo, c’è tanto ancora da fare, o forse, quel che c’è da fare non avrà mai fine perché per l’ambiente, per il mare e per la nostra isola ci sarà sempre da lavorare ma di certo oggi, tutta la comunità isolana deve essere fiera della sua Area Marina Protetta e dell’impegno nella salvaguardia che questo Ente realizza per l’ambiente ed il mare della nostra Isola.
Un giorno i nostri figli e i nostri nipoti ringrazieranno.

