Palermo 3 settembre 1982: viene assassinato dalla mafia il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa.

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di Camillo Buono|

Ciò che resta di non chi c’è più è il ricordo, e il ricordo è qualcosa che si custodisce attraverso la memoria che, deve essere ravvivata di tanto in tanto perchè come una labile fiammella, nel tempo ha bisogno di essere curata per far si che non si spenga.

E noi oggi non potevamo ravvivare quella fiammella nel ricordo di un Uomo e, un Militare che hanno dedicato la propria vita e il proprio lavoro al servizio della Nazione nel combattere i soprusi e le infamie che la mafia e il terrorismo hanno realizzato in ogni tempo e in ogni luogo, fino a pagare con la propria vita il conto a “cosa nostra”. Si perchè il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa la sera del 3 settembre del 1982 alle ore 21:15 fu assassinato barbaramente insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e al suo agente di scorta Domenico Russo per mano di Calogero Ganci, Antonino Madonia, Giuseppe Lucchese e Giuseppe Greco, tutti esponenti della malavita siciliana, con 30 e più raffiche di Kalashnikov.

Ed è per questo che la figura di Carlo Alberto dalla Chiesa, Generale dei Carabinieri e Prefetto della Citta di Palermo, ancora oggi deve essere ricordata come un’icona e un esempio di chi ha combattuto la mafia e ancor prima le brigate rosse e il terrorismo, senza timore con la certezza di chi, a testa alta, sa di essere dalla parte giusta del mondo.

Non volgiamo raccontarvi tutte le sue gesta che, sono tantissime e sono state più volte ripercorse in film e fiction televisive, ma vogliamo con queste poche righe rievocare il ricordo e stimolare la curiosità di chi, essendo più giovane poco o nulla conosce di questa storia, affinchè negli anni a venire si possa mantenere viva la fiammella della memoria di un grande Uomo e un grande Generale dell’Arma dei Carabinieri, Carlo Albero dalla Chiesa.

Foto: Wikipedia