di Arianna Orlando|
Nel giorno numero 15 di un settembre smagliante si è tenuta nella piazza IV Novembre di Fontana una festa a carattere popolare tesa a celebrare i costumi e i riti contadini di preparazione della vendemmia. Numerosi i cittadini fontanesi e i turisti accorsi alla festa, presumibilmente sorpresi dai fili musicali che tesseva il duetto ‘E Friarielli, che ha intrattenuto gli ospiti con maestria e allegria anche attratti dalla preparazione di una merenda contadina a base di insalata cafona e di vino locale e così hanno potuto vivere a pieno la rievocazione di una esperienza comune della nostra tradizione popolare, ossia la vendemmia e le sue fasi ludiche e lavorative. Merito della parrocchia Primaria Santa Maria della Mercede e del suo comitato organizzativo nonché delle associazioni che hanno volontariamente contribuito quali “A voce d’è criature” e “Pro Loco Serrara Fontana”, con il patrocinio del Comune di Serrara Fontana, se è stata possibile la realizzazione di un’occasione celebrativa e al contempo festosa dei nostri usi e costumi.
La celebrazione della vendemmia aveva la pretesa di esaltare le fasi di preparazione del vino attraverso un excursus tra i suoi momenti principali: la raccolta dell’uva e il trasporto fino alla pigiatura con i piedi.
Il progetto ha accolto volentieri adulti e soprattutto i bambini che sembrano sempre i più entusiasti e i più coinvolti. Alcuni di loro, vestiti con abiti tipici, hanno rallegrato la festa e l’hanno colorata di stile contadino con la sfilata che ha dato “il la” alle danze. “Il Signore ha scelto il vino come segno della sua presenza in mezzo a noi“: dopo la benedizione del sacerdote e l’accorata partecipazione di don Stephan, si è proceduto alla gioia della festa.
Tra musiche e danze l’uva è stata benedetta e festeggiata e mentre il sole splendeva sopra di noi, l’animo nostro contadino esultava in cuor nostro.








