Smartphone e bambini: l’importanza del Parental Control

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di Maria Scotti|

Noi Millenials, ossia quelli della Generazione Y, per dirla alla vecchia e piu’ fruibile maniera, i tipi nati negli anni ’80, siamo quasi gli ultimi ad avere vissuto una infanzia completamente priva dalla tecnologia e da tutti i moderni sistemi di telecomunicazione. Il male dei nostri tempi era lo stare troppo tempo davanti alla televisione, in particolar modo anche il non doverci stare troppo appiccicati con il viso. Siamo anche di quella generazione che ha vissuto appieno la fase transitoria da una “vita analogica” a quella digitale, ma di questo ne parleremo in un altro articolo. Oggi ci soffermiamo sulle nuove generazioni che non sanno cosa significhi una vita senza digitale perche’, giustamente, nascono in questa epoca tutta intera digitalizzata.

Ed e’ cosi’ che i bambini crescono circondati dalla tecnologia in pratica da quando sono in fasce, se non anche prima. La tendenza di far utilizzare lo smartphone ai piu’ piccoli e’ sempre in crescendo. Secondo uno studio dell’American Academy of Pediatrics, il 98% dei bambini di età compresa tra 8 e 12 anni ha accesso a un dispositivo elettronico in maniera autonoma, ma basta guardarsi intorno in un qualsiasi luogo pubblico che e’ facile trovare bambini molto piu’ piccoli intenti nell’uso di smartphone o tablet.

Secondo ricerche condotte dalla Società Italiana di Pediatria, l’uso eccessivo dello smartphone nei bambini può provocare una serie di problemi, tra cui disturbi del sonno e calo delle prestazioni scolastiche. Dati della World Health Organization (WHO) indicano che il tempo eccessivo trascorso davanti agli schermi può influire sullo sviluppo cognitivo e psicologico. Altri studi condotti dalla Royal College of Paediatrics e Child Health indicano che i bambini che trascorrono più di due ore al giorno davanti a uno schermo rischiano di avere una vita sedentaria, con effetti negativi sulla salute fisica e mentale.
Inoltre, il sovrautilizzo del cellulare è stato associato a disturbi emotivi, come ansia e depressione, soprattutto negli adolescenti.

Le conseguenze di un uso eccessivo e inconsapevole della tecnologia le sperimentiamo anche noi di questa “vecchia” Generazione Y, il risultato lampante e visibile sono tutte queste persone imbambolate e ipnotizzate dal cellulare, dall’infinto scrolling delle notizie, dei video su tiktok, dall’ansia delle notifiche che arrivano e che dobbiamo per forza controllare subito e via dicendo. Va da se’ che se queste cose gli adulti possono gestirle con una buona volonta’, le cose per un bambino sono piu’ complicate.

Questa nostra nuova “vita digitale” dimostra allora quanto sia importante non solo limitare il tempo di utilizzo, ma soprattutto educare i bambini a un uso consapevole della tecnologia. In questo contesto, diventa fondamentale per i genitori avere il controllo dell’uso che i figli fanno dello smartphone e a tal proposito e’ la stessa tecnologia a venirci in aiuto. Esistono sistemi come il “parental control” che consente di monitorare e limitare l’accesso ai contenuti sul cellulare, proteggendo i più piccoli dai rischi legati dall’uso improprio del dispositivo.
Uno strumento importantissimo: un dispositivo connesso a internet nei mani di un bambino equivale a lasciarlo da solo alle intemperie, bisogna allora usare un filtro per i contenuti in modo da fare giungere solo quelli idonei alla loro eta’.

Ma come funziona il parental control?
I genitori possono impostare limiti sul tempo di utilizzo, bloccare l’accesso a determinate applicazioni o siti web, e persino monitorare le attività svolte sul cellulare. Attivabile su tutti i sistemi operativi, come per esempio:

  • su iOS invece Apple offre lo strumento “Tempo di Utilizzo” che consente di monitorare l’attività settimanale e di impostare restrizioni su app specifiche o categorie di contenuti.
  • su Android, con Google Family Link, i genitori controllano quali app i figli possono scaricare, impostare limiti di utilizzo giornaliero e bloccare il dispositivo da remoto;

Questi strumenti permettono di avere una panoramica chiara su cosa il bambino stia facendo online, prevenendo esposizioni a contenuti inappropriati e limitando il tempo trascorso sugli schermi.
Usare il parental control accompagnato da una costante educazione sui rischi e i benefici del mondo digitale fatta anche di regole chiare e coerenti sull’utilizzo del cellulare, come evitare l’uso durante i pasti o prima di andare a letto, può contribuire a promuovere un rapporto sano con la tecnologia: una priorita’ per noi e per loro che non avranno una vita analogica fatta soltanto di pomeriggi passati davanti alla TV.

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