di Maria Scotti|
L’approccio alla mobilità, assai evidente sulla nostra isola, sta velocemente cambiando, anzi, possiamo proprio dire che il settore automobilistico sta attraversando una rivoluzione guidata dalla necessità di ridurre le emissioni di CO2 e di trovare alternative sostenibili ai combustibili fossili.
Lo vediamo ogni giorno sulle nostre strade: auto e motorini elettrici, biciclette a pedalata assistita, realta’ come autobus gratuiti messi a disposizione dalle amministrazioni per disincentivare il troppo uso delle automobili. Ma l’elettrico è davvero la soluzione e la vera alternativa ai combustibili fossili? Un’altra strada percorribile potrebbe essere anche l’uso delle auto a idrogeno. Valutiamo insieme i pro e i contro di queste due realtà.
Facile a dirsi che le auto elettriche sono ben integrate nel nostro quotidiano molto più di quanto potremmo pensare, infatti numerose sono le aziende che offrono modelli sempre più competitivi competitivi. Inoltre, la tecnologia delle batterie, il sistema di ricarica e le infrastrutture stanno evolvendo rapidamente, rendendo le auto elettriche più accessibili e pratiche per un numero crescente di consumatori. Fra i vantaggi prima di tutto consideriamo che hanno, come e’ ovvio, emissioni zero, senza gas di scarico, riducono l’impatto ambientale e migliorano la qualità dell’aria urbana; le infrastrutture di ricarica sono in grande espansione con punti di ricarica pubblici maggiori e anche la possibilità di installare caricabatterie domestici. In ultimo, ma non in ordine di importanza, le auto elettriche sono estremamente efficienti, convertendo circa l’85-90% dell’energia della batteria in movimento, rispetto ai motori a combustione, che hanno un’efficienza inferiore al 30%.
Questa efficienza però trova un limite nella autonomia limitata delle batterie, che non possono essere garanzia al 100% per chi viaggia a lungo raggio e i tempi di ricarica sono spesso molto lunghi. Altri svantaggi delle auto elettriche li troviamo ancora nelle batterie: la loro produzione e il loro smaltimento richiede l’uso di materiali che hanno un impatto ambientale significativo e quindi andrebbero a inficiare il motivo per il quale le useremmo, ossia essere sostenibili.
I veicoli a celle a combustibile, ossia le auto a idrogeno vedono la luce durante gli anni ’60 e ’70, ma solo negli anni ’90 l’industria automobilistica ha iniziato la loro produzione. Diffuse per lo più in paesi come Giappone, Germania e California, dove si sta spingendo per la loro diffusione, hanno una tecnologia che utilizza idrogeno per generare elettricità, emettendo solo vapore acqueo come prodotto di scarto. Diversamente dalle auto elettriche o a combustione, vediamo che il primo vantaggio è proprio quello del materiale di scarto, ossia il vapore acqueo. Il rifornimento poi può essere effettuato in pochi minuti con una pistola di rifornimento simile a quella delle auto a benzina. Una ricarica o un ‘serbatoio’ ha un’autonomia superiore rispetto a molte auto elettriche, rendendole ideali per lunghi viaggi. Insomma, a prima vista sembrerebbe che questa sia la tecnologia più a giusta per una scelta ecologica, ma vediamo gli svantaggi.
Al momento i punti di rifornimento di idrogeno sono pochi e concentrati in specifiche aree geografiche, il che limita la praticità di questi veicoli per molti consumatori. La produzione di idrogeno potrebbe rappresentare un problema: ad oggi viene estratto da gas naturale che comunque genera emissioni di CO2; anche se esistono metodi per produrre idrogeno “verde” tramite elettrolisi dell’acqua, che però sono ancora costosi e richiedono molta energia. Inoltre, i costi di questa tecnologia sono ancora molto elevati, cio’ dovuto proprio alla sua poca diffusione.
In conclusione, la scelta tra auto elettriche e auto a idrogeno dipenderà in gran parte dallo sviluppo delle infrastrutture e dai progressi tecnologici nei prossimi anni. Le auto elettriche sono attualmente l’opzione più pratica e diffusa, soprattutto per chi vive in città o viaggia principalmente in aree urbane. Le auto a idrogeno, con la loro maggiore autonomia e tempi di rifornimento rapidi, potrebbero invece rappresentare una soluzione ideale per chi percorre lunghe distanze, a patto che l’infrastruttura di rifornimento si espanda.
La situazione ideale per chi vi scrive è lo sviluppo delle auto a idrogeno, con tutto il corredo delle infrastrutture di rifornimento, ma solo a patto che l’idrogeno sia estratto tramite elettrolisi dell’acqua. Il futuro però è ancora tutto da scrivere e in buona parte in mano a noi consumatori: il mercato in fondo va dove la domanda del consumatore è maggiore e magari potremmo scegliere di farci delle belle passeggiate e abbandonare l’uso delle auto nel quotidiano per sceglierle solo nei viaggi di lunga durata. Questo tuttavia è un altro argomento che presto tratteremo.
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