La Befana e il suo gatto nero

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di Elia Mollo|

Oggi vogliamo sfatare un vecchio mito! Quasi tutti, alla vista di un gatto nero, pensano subito che porti sfortuna, e chi sta camminando per strada o in macchina si affretta a passare prima di lui per scongiurare qualsiasi sventura. Sì, perché il “gatto nero” è associato a diverse superstizioni, leggende e semplici credenze popolari che, a volte, mettono in pericolo la sua stessa vita!

Ma dalla rete abbiamo scoperto una storia che potrebbe farci cambiare idea, legata proprio a questi ultimi giorni di festa, perché tratta della cara vecchina che stanotte si appresterà a riempire le calze dei nostri bimbi: la Befana.

La storia ci racconta che tanto, tanto, ma tanto tempo fa i gatti erano tutti con il pelo tigrato, tranne uno: il gatto della Befana! Questo gatto era tutto nero ed era un suo fedele amico, che le faceva compagnia in tutti i suoi viaggi nei cieli del mondo, portata dall’inseparabile scopa. E dall’alto dei cieli, il gatto si chiedeva e fantasticava su come fosse la vita sulla terra, perché, dopo aver aiutato la Befana nella sua notte magica, si ritirava a dormire insieme all’amica fino al prossimo sei gennaio.

Un anno però successe una cosa che non era mai, e dico mai, accaduta! Mentre stavano facendo il loro consueto giro di camini, il gatto, che era sempre più curioso di ciò che accadeva nel mondo degli umani, si affacciò un po’ troppo e un regalo dal sacco della Befana rotolò giù. Bastò poco all’esperta viaggiatrice dei cieli per accorgersene e disse che era la prima volta in millenni che gli accadeva una cosa del genere. Il gatto si rannicchiò impaurito, senza pronunciare una sola parola, allora la Befana lo tranquillizzò dicendogli che, anche se era colpa sua, non era affatto arrabbiata con lui. Però c’era un problema: un bambino sarebbe rimasto senza il suo dono. Dopo averci pensato un attimo, la Befana disse: “Sarai tu il regalo di questo bambino!”.

Dopo essersi salutati come vecchi buoni amici, la Befana fece cadere il gatto nero nel camino, che così si ritrovò all’improvviso nel grande salone di casa del fortunato bambino. A causa della cenere che lo ricopriva, il gatto iniziò a tossire, attirando l’attenzione della famiglia, che, giunta in salotto, rimase senza parole, tranne il bambino che urlava a squarciagola e pieno di felicità: “Finalmente ho un amico tutto per me!”. E così, da allora, sulla terra ci sono i gatti neri, caduti dal cielo per portare gioia a un bambino. Quindi, come dono di questa magica notte, non possono essere considerati simbolo di sfortuna, ma bensì come tutti gli altri gatti, amici di compagnia per tutti noi.

Se vogliamo prendere in considerazione tesi più terrene, sappiamo per certo che, per gli antichi romani, proprio i gatti neri erano simbolo di prosperità e benessere. Possederne uno in casa portava fortuna, e inoltre, quando passavano a miglior vita, le loro ceneri venivano sparse in tutti i campi, così da assicurare un abbondante raccolto.

E quindi, viva i gatti neri e buona Epifania a tutti!

Fonte: della storia Facebook

Foto dal web