Barano piange Giacomo Ferrari, l’immagine dell’umanità e dell’operosità

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di Luigi Balestriere|

Si è staccato un altro tassello del mosaico della Barano d’altri tempi e con altri colori. Ci ha lasciato Giacomo Ferrari, l’icona dell’operosità e della gentilezza, una monumentale figura per Barano. Un’artista dell’impasto : con le sue mani era il re delle delizie per il palato: e con la sua gentilezza e ospitalità un signore d’antan.
Barano perde un pezzo di storia, un esempio di laboriosità e di profonda umanità Le sue costituivano sculture del gusto ornate da gentilezza e ospitalità dal profumo di una volta.
Giacomino, così chiamato dalle persone più vicine, rappresentava l’operosità e la creatività in persona. C’era il suo sorriso e la sua simpatia in tutto ciò che realizzava, il suo cuore e la sua passione che era il valore aggiunto che si assaporava.
Amorevole con la sua famiglia come un’ istantanea dal valore del tempo, è stato impegnato anche nel calcio, sua antica passione.
Una persona da sogno, di quelli che si potevano vedere solo ad occhi aperti.
Papà del Bar Ferrari 2000, sua illuminante idea degli Anni ‘90.
Oggi le luci di Barano sono spente. Ci piace pensare che una pizza a forma di stella splenda sempre nel cielo dei ricordi e degli affetti. Un arcobaleno d’ingredienti che non sbiadirà mai in tutti coloro che l’hanno conosciuto e che non lo scorderanno mai. Come un sogno. Un bel sogno.