Un anno senza Antonella Di Massa: quel mistero di undici giorni di silenzio

Published by

on

di Camillo Buono|

ll 17 febbraio 2024, Antonella Di Massa scompariva nel nulla, lasciando dietro di sé solo interrogativi e un dolore ancora oggi incolmabile per la sua famiglia. La sua Fiat Panda fu ritrovata parcheggiata a Succhivo, nel comune di Serrara Fontana, e le telecamere di videosorveglianza della zona la ripresero per l’ultima volta mentre si allontanava a piedi, con il volto coperto e un passo frettoloso. Da quel momento, di lei non si ebbe più alcuna traccia.

Le ricerche furono imponenti: forze dell’ordine, volontari, unità cinofile, elicotteri e droni furono impiegati senza sosta nel tentativo di trovarla. Eppure, Antonella sembrava svanita nel nulla, fino a quando, undici giorni dopo, il suo corpo senza vita fu ritrovato in un terreno poco distante da dove era stata vista per l’ultima volta.

Per l’Autorità Giudiziaria, il caso si è chiuso con l’ipotesi di suicidio. Ma per la famiglia di Antonella, questa versione non convince. Troppe domande rimangono senza risposta: dove è stata per undici giorni? Perché nessuno l’ha vista o notata in un’area così circoscritta? E, soprattutto, com’è possibile che il suo corpo sia stato ritrovato con abiti asciutti, puliti e in ordine, incompatibili con chi avrebbe trascorso quasi due settimane esposta alle intemperie in un periodo dell’anno particolarmente freddo?

A distanza di un anno, il marito di Antonella, Domenico Raco, continua a lottare per ottenere risposte. La famiglia chiede che non cali il silenzio su una vicenda che presenta ancora troppe ombre. Chiunque sappia qualcosa, chiunque possa contribuire a far luce sugli ultimi giorni di Antonella, parli. La verità non può rimanere avvolta nel buio dell’oblio: una moglie, una madre, una vita intera meritano giustizia e verità.