Cucina&Sapori: La “Zingara” ischitana

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Una rubrica a cura dello Chef Alessandro Nistri|

La nascita e l’evoluzione della “Zingara”, il celebre panino ischitano, all’interno del panorama storico, economico e sociale dell’isola d’Ischia negli anni ‘70.

Nel 1977 l’Italia attraversava una fase di forte instabilità politica ed economica, segnata dalla strategia della tensione, dal terrorismo delle Brigate Rosse e da una crescente inflazione. Tuttavia, l’isola d’Ischia viveva una realtà differente: il turismo era in espansione e garantiva opportunità di crescita e mobilità sociale. In questo clima di fermento economico, due giovani ischitani, A.M. e M.A., decisero di intraprendere un’attività nel settore della ristorazione.

A.M. e M.A. aprirono un pub-paninoteca nel borgo marinaro di Ischia Ponte, riscontrando fin da subito un grande successo tra i giovani. La Zingara nacque quasi per caso, dalla combinazione di ingredienti semplici e locali:

Pane casareccio del panificio Boccia

Maionese

Fior di latte

Pomodoro

Prosciutto crudo

L’idea di utilizzare fette di pane tostato, invece di un classico panino, e la scelta di ingredienti genuini contribuirono al successo della ricetta. Il nome “Zingara” venne scelto per il suo carattere rustico e libero, perfettamente in linea con l’atmosfera informale del locale.
Il panino divenne subito popolare, venduto al prezzo di 900 lire. Nel tempo, la ricetta originale subì piccole variazioni, come l’aggiunta della lattuga o l’utilizzo di diversi tipi di pane. Sebbene A.M. e M.A. abbiano lasciato la gestione del pub, la Zingara è rimasta un’icona gastronomica dell’isola.

A oltre quarant’anni dalla sua creazione, la Zingara è diventata un simbolo della tradizione culinaria ischitana, al pari del coniglio all’ischitana e delle specialità di mare. Questo panino rappresenta non solo un prodotto gastronomico di successo, ma anche una testimonianza della capacità imprenditoriale e della creatività locale.

Tutela della tradizione: È importante preservare la ricetta originale, evitando modifiche eccessive che ne snaturino l’identità.

La Zingara di Ischia dimostra come anche una semplice intuizione culinaria possa diventare un elemento distintivo di un territorio, contribuendo alla sua identità culturale ed economica.

Io vi do qualche input diverso ma poi sta a voi farla vostra, per esempio  potreste utilizzare i pomodori alla brace, la maionese fatta in casa o addirittura affumicare il fiordilatte.

Foto dal web ” con questo panorama non poteva che uscire un’opera d’arte”