di Camillo Buono|
Ci sono momenti che segnano il tempo, istanti in cui si arriva a quella sottile linea che sancisce il passaggio generazionale. E ieri sera, proprio in occasione della Festa di San Giuseppe, festa del Papà, che nella Chiesa della Madonna del Carmine a Serrara si è compiuto un rito che incarna questo passaggio: il coro dei papà. Un momento che racchiude l’essenza di una comunità in cui la forza risiede nelle famiglie e nella loro capacità di tramandare tradizioni che affondano le radici in un tempo lontano.
Quale occasione migliore per offrire a San Giuseppe un atto di devozione che si nutre di fede, tradizione e, soprattutto, speranza? La speranza che ogni padre ripone nel futuro del proprio figlio, la speranza che una comunità riversa nei giovani, la speranza che le tradizioni continuino a vivere e a essere tramandate di generazione in generazione. E così, nella serata di ieri, in un’atmosfera unica, la comunità si è riunita nella chiesa della Madonna del Carmine per celebrare San Giuseppe, Santo ispiratore, protettore e guida di ogni papà.
La celebrazione ha visto la partecipazione di numerose famiglie, unite dalla fede e dall’amore per la tradizione. Il momento culminante è stata l’esibizione del coro formato dai papà, che hanno intonato gli inni della liturgia con devozione e partecipazione. Un gesto semplice ma profondo, che ha reso tangibile quel legame tra passato, presente e futuro.
Ma la serata è stata arricchita anche da un evento simbolico e significativo: il battesimo del piccolo Samuele. Un segno che testimonia come Serrara Fontana continui a credere nei valori della famiglia e della comunità. Durante l’omelia, Don Antonio Mazzella ha sottolineato il ruolo fondamentale del papà e della famiglia nella crescita cristiana dei figli. Come San Giuseppe ha allevato nella fede Gesù, oggi le famiglie cristiane si impegnano a trasmettere gli stessi valori ai propri figli, a partire dal primo sacramento, il battesimo.
Dopo una cerimonia ricca di emozioni, la serata si è conclusa con un momento di convivialità sul sagrato della chiesa, dove i presenti hanno potuto gustare la tradizionale zeppola di San Giuseppe, simbolo di una festa che unisce spiritualità e cultura popolare.
Vivere e raccontare questi momenti significa custodire e tramandare la memoria di una comunità che trova la sua forza nell’unione e nella condivisione. E la speranza è che questi istanti continuino a ripetersi, rafforzando il legame tra le generazioni e mantenendo vive le tradizioni che definiscono la vita di un paese.


