Una rubrica a cura dello chef Alessandro Nistri|
Racchiuso in un semplice cono di carta paglia, il cuoppo è un piccolo capolavoro della cucina napoletana: un tesoro di frittura croccante e dorata che sprigiona profumi irresistibili. Simbolo indiscusso dello street food partenopeo, insieme alla celebre pizza a portafoglio, il cuoppo è l’essenza della tradizione popolare: un mix sfizioso di zeppoline, panzarotti, palline di riso e pezzetti di polenta, tutti rigorosamente fritti e serviti bollenti.
Le Origini: Un Cibo per il Popolo
Le radici del cuoppo affondano nel cuore dell’Ottocento, come racconta Matilde Serao nel suo libro Il Ventre di Napoli. Un tempo, questo cartoccio fumante era la salvezza dei più poveri: venduto nei carretti per pochi spiccioli, era possibile acquistarlo anche con la formula “oggi a otto”, ovvero con pagamento posticipato di una settimana. Il cuoppo non era solo fritto: esisteva anche la versione “allesse”, con castagne lesse servite in un brodo scuro, citata perfino da Totò nel film Totò a Parigi: «Miss, mia cara Miss, nu’ cuoppo allesse io divento per te».
Il Cuoppo Oggi: Tra Tradizione e Innovazione
Oggi il cuoppo non è più solo street food, ma una vera esperienza gastronomica. Lo trovi nei ristoranti, nelle pizzerie e persino nei menù delle cerimonie più eleganti. È stato reinterpretato in mille versioni:
Cuoppo di mare, con pesciolini e molluschi freschi.
Cuoppo di pastelle, con frittelle ripiene di provola, alghe o fiori di zucca.
Cuppetiello, una versione mignon perfetta per uno snack veloce.
Cuoppo dolce, con graffe e altre delizie zuccherate.
Cuoppo gourmet, con ingredienti ricercati e abbinamenti innovativi.
Dal vicolo più nascosto di Napoli ai ristoranti stellati, il cuoppo è l’emblema di una città che ha fatto della frittura un’arte. Basta un morso per innamorarsene.
Ingredienti
Farina 00 300gr
Acqua 250 gr
Lievito di birra secco 5 gr
Sale 5 gr
Procedimento
Mescolate bene tutti gli ingredienti con un cucchiaio fino a ottenere un impasto omogeneo. Copritelo con una pellicola e lasciatelo riposare: la magia della lievitazione farà il suo lavoro, riempiendolo di bollicine e facendolo raddoppiare di volume.
Ora viene il bello! Scaldate abbondante olio in un pentolino alto e, quando avrà raggiunto la temperatura perfetta, prelevate un cucchiaio di impasto e fatelo scivolare dolcemente nell’olio bollente. Ripetete il procedimento per creare tante piccole zeppoline dorate e gonfie. Osservatele mentre si riempiono di bollicine e prendono quel colore irresistibile: attenzione, però, a non farle bruciare! Se si scuriscono troppo in fretta, abbassate leggermente la temperatura.
Una volta pronte, scolatele su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Infine, il tocco finale: una spolverata di sale che esalterà ogni morso. Servitele calde e fragranti… e lasciatevi tentare!


