a cura del Per. Ind. Camillo Buono|
L’Italia vuole attrarre ricercatori esperti di Intelligenza Artificiale offrendo incentivi fiscali. Questo fa parte del disegno di legge AS 1146, approvato dal Senato il 20 marzo con 85 voti favorevoli, 42 contrari e nessun astenuto. Il testo, composto da 26 articoli, passerà ora alla Camera per l’approvazione definitiva.
Incentivi e Regole per l’IA negli Studi Professionali
Il provvedimento vuole potenziare le competenze nel settore, agevolando fiscalmente i ricercatori che scelgono l’Italia. Ma introduce anche regole per l’uso dell’IA negli studi professionali: potrà essere usata solo come strumento di supporto, senza sostituire il lavoro umano. Inoltre, i professionisti dovranno informare chiaramente i clienti sui sistemi di IA utilizzati.
IA sul Lavoro e in Sanità
L’Intelligenza Artificiale dovrà essere utilizzata per migliorare le condizioni di lavoro, proteggere la salute dei lavoratori e aumentare la produttività, sempre nel rispetto delle norme europee. I datori di lavoro dovranno informare i dipendenti sull’uso di questi strumenti, assicurandosi che siano sicuri, affidabili e rispettosi della privacy e della dignità umana.
Nel settore sanitario, l’IA aiuterà i medici nelle diagnosi e nei trattamenti, migliorando la qualità delle cure.
Formazione e Compensi per i Professionisti
Il disegno di legge prevede anche corsi di formazione per i professionisti sull’uso dell’IA, organizzati dagli ordini professionali. Inoltre, viene introdotto un equo compenso, da modulare in base alle responsabilità e ai rischi connessi all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.
Con queste misure, l’Italia punta a diventare un punto di riferimento per la ricerca sull’IA, regolamentandone l’uso in modo da bilanciare innovazione e tutela del lavoro e della privacy.

