di Maria Scotti|
In una serata cinema, tra video e popcorn, la piattaforma di streaming preferita consigliava il film Dune – Parte Due. Premuto il tasto play, seguendo la storia e i personaggi, un occhio sensibile coglie quanto cinema e moda abbiano da sempre intrecciato le loro strade: le reciproche influenze danno vita a tendenze che travalicano lo schermo per approdare sulle passerelle e nelle strade. Il kolossal diretto da Denis Villeneuve, in questo caso, ha segnato profondamente l’estetica contemporanea.
I costumi, affidati a Jacqueline West, che ha anche coniato il termine modieval per descrivere lo stile adottato nel film – una fusione armoniosa tra elementi medievali e moderni – hanno dato vita a capi che, pur evocando epoche passate, risultano incredibilmente attuali e innovativi. Ad esempio, le vesti delle Bene Gesserit, ispirate alle figure delle carte dei tarocchi e alle raffigurazioni medievali della Vergine Maria, presentano copricapi e mantelli che conferiscono un’aura di mistero e autorità. Un dettaglio, quello dei copricapi gioiello, che con l’arrivo dell’estate e dei party in spiaggia diventerà un accessorio perfetto.
L’influenza di questi costumi non si è limitata al grande schermo. Brand come Demobaza hanno collaborato direttamente con la produzione, creando abiti che riflettono le silhouette fluide e futuristiche viste nel film. Questa collaborazione ha portato alla realizzazione di una collezione ispirata a Dune, rendendo accessibile al pubblico la sua estetica unica.
Questa contaminazione tra cinema e moda evidenzia come le produzioni cinematografiche possano fungere da catalizzatori per nuove tendenze stilistiche. I costumi di Dune – Parte Due non solo hanno arricchito la narrazione visiva del film, rendendola ancora più evocativa, ma hanno anche ispirato designer e appassionati di moda, dimostrando che l’arte del costume può avere un impatto duraturo.
Non solo sul grande schermo allora, ma anche nel nostro armadio.

