di Camillo Buono|
Il 2 aprile ricorre il ventesimo anniversario della scomparsa di Papa Giovanni Paolo II, una figura che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e del mondo. Il suo pontificato, il terzo più lungo della storia con 27 anni di servizio, è stato caratterizzato da un carisma unico, una forza d’animo straordinaria e un’inarrestabile missione di pace.
Karol Wojtyła non è stato solo un Papa, ma un leader spirituale che ha saputo parlare al cuore delle persone, affrontando con determinazione le ingiustizie, le oppressioni e le guerre. Con oltre 100 viaggi apostolici, ha portato il messaggio di pace e speranza in ogni angolo del pianeta, abbattendo barriere ideologiche e tendendo la mano a popoli di ogni fede e cultura.
In un tempo come il nostro, segnato da incertezze, tensioni internazionali e nuovi venti di guerra, il suo insegnamento appare ancora più attuale. Come sarebbe stato rassicurante avere oggi nel mondo una figura forte e carismatica come Giovanni Paolo II, un Papa capace di unire, di parlare con fermezza contro i soprusi, di lottare per la pace con la stessa determinazione con cui affrontò i conflitti del suo tempo.
Giovanni Paolo II rimane nella memoria collettiva non solo come un grande Pontefice, ma come un uomo che ha saputo incarnare i valori della fede con coraggio e amore. Il suo sorriso, la sua voce e le sue parole continuano a risuonare nel cuore di milioni di persone, ricordandoci che la vera forza sta nella speranza e nel dialogo.

