di Camillo Buono|
È venuto quest’oggi a mancare il Santo Padre Papa Francesco, Jorge Mario Bergoglio, all’età di 88 anni nella sua residenza di Casa Santa Marta in Vaticano. Primo pontefice latinoamericano e gesuita, era reduce da una polmonite bilaterale che lo aveva costretto al ricovero all’ospedale Gemelli di Roma.
La notizia della sua scomparsa ha suscitato profonda commozione in tutto il mondo, e in modo particolare nelle comunità italiane d’Argentina — la sua terra natale — e tra gli isolani emigrati. Le parrocchie ischitane di Buenos Aires hanno subito organizzato messe in suffragio e momenti di preghiera per onorare la memoria di un Pontefice che ha sempre incarnato umiltà e semplicità.
Noi di Serrara Notizie abbiamo raccolto il ricordo di Vicente Schiano, italo‑argentino legato da anni alla comunità di Buenos Aires. Vicente ci ha raccontato come, prima di diventare Vescovo di Roma, Bergoglio proseguisse in Argentina una vera e propria “missione europea” di evangelizzazione:
“In Sud America, Papa Francesco ha operato con lo spirito dei missionari del passato, ma mantenendo uno sguardo sempre rivolto ai poveri e agli ultimi. Da Pontefice, ha poi esteso questo stesso impegno nel Vecchio Continente, ripetendo spesso:
‘Dovete camminare e testimoniare, altrimenti le cose non vanno.’
Con questa esortazione invitava ciascuno di noi non a fermarsi alle parole, ma a vivere concretamente il Vangelo.”
Per Vicente, quella frase racchiude tutta la visione di un Papa che non si è mai accontentato di semplici belle intenzioni, ma chiedeva un impegno quotidiano e autentico a servizio del prossimo.
Ora, in attesa del conclave che eleggerà il suo successore, la comunità ischitana — in Italia e in Argentina — si unisce al cordoglio globale, mantenendo vivo il messaggio di speranza, carità e umanità che Papa Francesco ci ha lasciato in eredità.

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