di Camillo Buono|
C’è chi viene a Sant’Angelo per il mare, chi per le fumarole, chi per fuggire dal mondo. E poi c’è Angela Merkel – pardon, l’ex cancelliera tedesca – che per anni ha scelto questo angolo incantato d’Ischia come rifugio personale, tornando con una costanza quasi affettuosa per ritrovare, con semplicità, i tanti amici con cui ha stretto legami sinceri nel tempo.
Negli ultimi anni, però, la sua presenza si era fatta più rara. Complice il periodo del Covid, qualche rinuncia dell’ultimo minuto e – diciamolo pure – l’assedio costante dei paparazzi, Angela aveva forse dovuto mettere da parte quei momenti di pace che tanto amava trascorrere nel nostro borgo.
E invece eccola qui, davvero. Seduta davanti a un espresso fumante di prima mattina in una piazzetta semi deserta, lo sguardo rivolto al mare e i pensieri che si perdono all’orizzonte. Un ritorno silenzioso, ma pieno di significato. Perché Sant’Angelo è – o dovrebbe essere – proprio questo: un angolo sospeso, dove anche chi ha guidato un intero continente può sentirsi semplicemente una turista, con il vento tra i capelli e un caffè tra le mani.
Ma se nemmeno qui si riesce a trovare un po’ di tranquillità… allora forse siamo noi a doverci interrogare. La vera accoglienza, quella che Ischia ha sempre saputo offrire, comincia dal rispetto: dal saper fare un passo indietro, dal lasciare che anche i grandi della terra possano concedersi un attimo di vera normalità.
Che sia una lezione anche per noi: la domenica mattina, il gesto più gentile che possiamo fare è lasciare che chiunque – non solo la Merkel – si goda in pace il proprio caffè.


