Natalia, una di noi: il linguaggio universale dell’amore

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di Elia Mollo|

A volte, aprendo i social, mi trovo sommersa da un’infinità di notizie tristi, racconti di un mondo che non mi piace e che mi fanno riflettere su ciò che stiamo lasciando ai nostri figli. Ma oggi è diverso. Oggi mi sono imbattuta in una notizia che, pur facendomi riflettere, mi ha anche emozionata profondamente.

Noi esseri umani possiamo imparare dagli animali? La risposta è sì, e questa storia lo dimostra.

Voglio raccontarvi di Natalia, una mamma scimpanzé del Bioparco di Valencia. Questo luogo mi è particolarmente caro: ci sono stata qualche anno fa con le mie figlie e mi chiedo se, in quell’occasione, i miei occhi si siano incrociati con quelli di questa straordinaria madre.

Natalia ha vissuto una tragedia che nessuna madre dovrebbe affrontare: per sette lunghi mesi ha tenuto tra le sue braccia il corpo senza vita del suo cucciolo. Non poteva e non riusciva a lasciarlo andare. In un gesto di rispetto e profonda comprensione, tutto il personale del Bioparco ha permesso a Natalia di vivere il suo lutto senza interferire, aspettando pazientemente che trovasse il coraggio di affrontare quella perdita.

Finalmente, il 21 settembre, dopo mesi di dolore, Natalia ha lasciato andare il suo piccolo. Il suo viaggio di lutto è stato accompagnato da gesti d’amore e d’affetto: carezze, sguardi e quella dedizione totale che solo una madre sa dare.

Questa storia ci insegna che il dolore, l’amore e il desiderio di connessione non appartengono solo a noi esseri umani. Come ci ricorda Charles Darwin:

“Una gran parte delle emozioni più complesse sono comuni agli animali più elevati ed a noi. Ognuno può aver veduto quanta gelosia dimostri il cane se il padrone prodiga il suo affetto ad un’altra creatura; ed io ho osservato lo stesso fatto nelle scimmie. Ciò dimostra che non solo gli animali amano, ma sentono il desiderio di essere amati.”

Forse, riconoscendo queste emozioni negli animali, possiamo riscoprire un senso più profondo di empatia e di rispetto, non solo verso di loro, ma anche verso noi stessi e gli altri.