Incendi boschivi, la Regione Campania stanzia 72 milione: un’occasione anche per l’isola d’Ischia

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di Camillo Buono|

Scattano i presìdi estivi per la tutela del verde. In campo 2.259 operatori. A Serrara Fontana e nei comuni isolani maggiore attenzione e risorse per la prevenzione.

È di 72 milioni di euro lo stanziamento complessivo che la Regione Campania ha messo in campo per fronteggiare gli incendi boschivi nel triennio 2025-2027. Lo stabilisce la delibera n.368 del 16 giugno scorso, che approva ufficialmente il nuovo Piano triennale antincendio. Per l’anno in corso, il primo del piano, sono previsti circa 25 milioni di euro, suddivisi tra azioni operative, formazione, mezzi e risorse per il volontariato specializzato.

Un investimento rilevante che interessa da vicino anche il territorio dell’isola d’Ischia, e in particolare quello del comune montano di Serrara Fontana, tra i più esposti al rischio incendi per via della sua estesa copertura boschiva e delle aree impervie del Monte Epomeo. La prevenzione e la lotta attiva agli incendi rappresentano quindi un presidio vitale non solo per la salvaguardia del patrimonio naturale, ma anche per la sicurezza delle persone e la protezione delle attività agricole e turistiche locali.

I NUMERI DEL PIANO

Nel dettaglio, per il 2025 lo stanziamento regionale prevede:

  • 9,5 milioni di euro a SMA Campania, società in house per l’ambiente;
  • 9 milioni agli enti delegati (Province, Città metropolitana);
  • 1,5 milioni ai Vigili del Fuoco;
  • 150mila euro ai Carabinieri forestali;
  • 4 milioni per il servizio elicotteri;
  • 500mila euro per le convenzioni con volontari antincendio boschivo;
  • 224mila euro per campi scuola di formazione estiva;
  • 50mila euro per beni strumentali;
  • 5mila euro per la gestione delle basi elicotteri.

In campo ci saranno 2.259 operatori: 1.213 appartenenti al volontariato organizzato, 602 agli enti delegati, 258 di SMA Campania, 50 dei Vigili del Fuoco. A questi si aggiungono 136 DOS (Direttori delle Operazioni di Spegnimento), formati anche grazie ai corsi della Scuola regionale della Protezione Civile “Ernesto Calcara”.

ISCHIA: PIÙ TUTELE E OPPORTUNITÀ

Il nuovo piano regionale rappresenta un’importante occasione anche per l’isola d’Ischia, dove ogni estate si rinnova il pericolo di incendi soprattutto nelle zone collinari e montane. Per il Comune di Serrara Fontana, il più alto dell’isola, si prospettano maggiori tutele grazie al rafforzamento delle squadre di volontariato specializzato e a un migliore coordinamento con le centrali operative regionali e provinciali.

Inoltre, i fondi destinati ai campi scuola, alla formazione dei DOS e al potenziamento delle convenzioni con le associazioni locali di protezione civile potrebbero rappresentare una concreta opportunità di crescita e specializzazione anche per i gruppi di volontari isolani, sempre più protagonisti nella difesa del territorio.

UN’ESTATE A RISCHIO

Il nuovo piano entra in vigore in concomitanza con la dichiarazione del periodo di “grave pericolosità incendi”, che in Campania va dal 15 giugno al 30 settembre. Proprio in questo arco temporale si concentra la stragrande maggioranza degli incendi: nel 2024, il 92,8% degli eventi si è verificato in questi mesi, con il 97% della superficie boscata danneggiata dalle fiamme.

I dati del 2024 parlano chiaro: in Campania si sono verificati 1.774 incendi, con 3.523 ettari di bosco danneggiati e 2.634 ettari di altre aree verdi, tra pascoli e terreni agricoli. Anche se l’isola d’Ischia non figura tra le zone a più alta incidenza, negli ultimi anni diversi roghi hanno interessato i versanti sud-occidentali dell’Epomeo, da Panza verso le zone limitrofe tra Serrara e Forio, rendendo necessario un rafforzamento dei presìdi estivi.

L’APPELLO AI SINDACI

Dal Dipartimento regionale della Protezione Civile arriva un appello ai Sindaci affinché vengano emesse tempestivamente le ordinanze previste in caso di “Grave pericolosità incendi”, con i divieti di accensione, bruciatura e accesso alle aree boschive a rischio. Un passaggio fondamentale per rafforzare la prevenzione e responsabilizzare anche la cittadinanza.

In un territorio come quello ischitano, dove il verde è parte integrante dell’identità e dell’economia locale, il contrasto agli incendi non è solo una misura ambientale, ma anche una scelta strategica per la tutela del turismo, dell’agricoltura e della vivibilità stessa dell’isola.