Emergenza caldo sull’isola: turisti e lavoratori sempre più esposti, servono interventi immediati

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dalla redazione |


Temperature da record stanno colpendo l’intera penisola, e l’isola d’Ischia non fa eccezione. Il caldo estremo di questi giorni non solo incide sulla quotidianità degli isolani, ma sta compromettendo anche l’esperienza dei tanti turisti che affollano l’isola in questo periodo dell’anno.

In risposta all’ondata di calore, alcune regioni – seguite dal Ministero del Lavoro – stanno lavorando a un nuovo decreto che preveda fasce orarie protette per i lavoratori all’aperto. Una misura necessaria per fronteggiare quella che appare ormai come un’emergenza climatica annunciata.

Le alte temperature rendono difficile lo svolgimento delle normali attività all’aperto. I turisti, costretti a ripararsi dal sole, rinunciano spesso a visite ed escursioni, rifugiandosi in ambienti climatizzati o limitando i propri spostamenti alle ore serali. A pagarne le conseguenze è anche l’economia turistica locale, che vede ridursi la fruibilità delle proprie bellezze naturali e culturali.

Ma i veri “eroi invisibili” di queste giornate torride sono i lavoratori esposti al sole, come i tassisti, spesso costretti a soste sotto il sole cocente in aree prive di ombreggiatura o climatizzazione. A loro si aggiungono i turisti, principale risorsa dell’economia isolana, che si ritrovano in difficoltà mentre attendono autobus o traghetti sotto il sole, senza fontanelle funzionanti né adeguate zone d’ombra.

I rischi sono seri: colpi di calore, disidratazione, malori. E la percezione di una “vacanza rovinata” rischia di diventare sempre più frequente.

In questo contesto, diventa urgente un piano di adattamento climatico locale, che preveda:

  • Aree pubbliche climatizzate accessibili;
  • Installazione di fontanelle funzionanti nei principali snodi turistici;
  • Creazione di zone d’ombra attrezzate nei porti, nelle piazze e nelle aree di sosta taxi e bus;
  • Misure di tutela per i lavoratori all’aperto, con turni rimodulati e servizi di supporto.

L’appello va a tutte le amministrazioni comunali dell’isola e alla Regione Campania, affinché intervengano tempestivamente per tutelare la salute dei lavoratori e la qualità dell’esperienza turistica. L’estate è appena iniziata, ma il cambiamento climatico non aspetta. Ora serve agire.