70 anni di sacerdozio: la nostra comunità e l’isola festeggia Don Vincenzo Fiorentino

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di Camillo Buono|

Dal 1955 al 2025, una vita interamente donata a Dio e al prossimo

SANT’ANGELO Serrara Fontana (NA) – In un tempo in cui tutto corre veloce, dove le relazioni spesso si consumano come fiammiferi accesi al vento, c’è chi ha scelto di camminare con passo lento, fedele e costante, lungo la strada del Vangelo.
Don Vincenzo Fiorentino, sacerdote amato e stimato da generazioni a Sant’Angelo e non solo, celebra quest’anno un traguardo che parla da sé: 70 anni di ministero sacerdotale. Era il 10 luglio 1955 quando, con l’imposizione delle mani, veniva ordinato presbitero. Da allora, una sola parola ha guidato ogni giorno del suo cammino: “Eccomi”.

Un “eccomi” pronunciato con forza, nelle gioie come nelle fatiche, in silenzio quando il servizio lo richiedeva, con fermezza quando il mondo sembrava smarrire la bussola. Don Vincenzo è stato ed è testimone di una fede vissuta nella semplicità, nella dedizione assoluta alla Parola e al popolo che gli è stato affidato.

Nel volto di Don Vincenzo si legge la memoria viva di un’isola che cambia, ma che non dimentica chi ha saputo amarla con il cuore di un pastore. In settant’anni di ministero, ha celebrato battesimi, matrimoni, funerali; ha ascoltato, consigliato, pregato, consolato.
Ha accompagnato intere famiglie nei momenti più delicati e più felici, diventando parte integrante del tessuto umano e spirituale della nostra terra.

Per questo, la comunità parrocchiale di San Michele Arcangelo in Sant’Angelo si stringerà intorno a lui domenica 13 luglio alle ore 18:30, nella Santa Messa di ringraziamento: un momento di grande commozione, di ricordi e di gratitudine condivisa.

Ma il cuore dell’isola tutta batte all’unisono per questo anniversario. E infatti venerdì 11 luglio alle ore 11:00, nella Chiesa di San Ciro Martire a Ischia, sarà il Vescovo Carlo insieme ai sacerdoti dell’intera diocesi a concelebrare una solenne liturgia in onore di Don Vincenzo. Un abbraccio corale, profondo, da parte di chi, come lui, ha scelto il servizio e l’amore come vocazione.

Chiunque abbia un ricordo, una parola, un grazie da dire, è invitato a partecipare: “Tutti coloro che vorranno salutare Don Vincenzo – si legge nell’invito della Parrocchia di San Michele Arcangelo in Sant’Angelo – sono i benvenuti.”

Perché la gratitudine è un atto d’amore, e celebrare la fedeltà di un sacerdote è dire grazie anche a quella luce silenziosa che ogni giorno illumina il cammino di una comunità.