a cura di Antonietta Manzi|
Lo storico inglese Keith Lowe, uno dei maggiori studiosi dei temi relativi alla Seconda Guerra Mondiale, ci presenta un volume dedicato alla Napoli dal 1943 al 1945. Grazie ad un poderoso lavoro di archivio, ripercorriamo la storia della città dall’ultima fase dell’occupazione tedesca al periodo di governo militare sotto gli Alleati, con un’attenzione particolare dedicata all’insurrezione delle Quattro Giornate, fenomeno straordinario che dà avvio agli atti di Resistenza che successivamente si vedranno anche al centro-nord. La fame, il caos civile, la mancanza di infrastrutture, la diffusione del tifo e delle malattie veneree: gli effetti della guerra a Napoli vengono raccontati senza concessioni al mito e agli stereotipi, ma con un desiderio di chiarezza e precisione che si uniscono a un evidente amore per la città.
“Ma il momento distintivo della storia bellica di Napoli giunse nel settembre del 1943, quando i tedeschi assunsero il controllo della città. In tre settimane di violenza sconvolgente, i militari tedeschi fecero esplodere larghi settori del porto e dei quartieri circostanti, commisero atrocità indiscriminate e tentarono di catturare decine di migliaia di napoletani da usare come lavoratori coatti. I napoletani reagirono insorgendo all’unisono e cacciando i tedeschi dalla loro città. Le “quattro giornate di Napoli” rappresentano uno degli episodi più eroici della guerra: dopo l’insurrezione del ghetto ebraico in Polonia, furono la prima ribellione contro i tedeschi in tutta Europa, e anche una delle poche ad avere successo. Se a quel punto ai napoletani fosse stato consentito di riorganizzarsi, la storia della città, della regione e forse di tutto il paese avrebbe potuto essere molto diversa. Ma l’arrivo degli alleati strappò subito tale possibilità (e responsabilità) dalle loro mani.”
Keith Lowe “Napoli liberata”, UTET 2025, 26.00 euro


Il libro è disponibile presso “IMAGAENARIA – LIBRERIA E CASA EDITRICE” ISCHIA PONTE

