Pesci pappagallo e pesci balestra: segnali chiari dai fondali di Ischia

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dalla redazione|

Sant’Angelo (Serrara Fontan), estate 2025. Durante le escursioni di snorkeling lungo la costa sud dell’isola, gli operatori dell’associazione Nemo – ASD per la diffusione della cultura del mare hanno registrato una presenza sempre più evidente di due specie una volta considerate rare nei nostri mari: il pesce pappagallo (Sparisoma cretense) e il pesce balestra grigio (Balistes capriscus).

Un dato che non passa inosservato: i pesci pappagallo, originari di acque più calde, non solo sono aumentati di numero, ma si stanno stabilendo e riproducendo. Sono state osservate coppie stabili e persino giovani individui, segno che la costa sud dell’isola potrebbe essere divenuta una vera e propria nursery naturale per questa specie.

Anche i pesci balestra, una volta avvistati solo occasionalmente nei nostri fondali, oggi sono diventati una presenza costante e riconoscibile, tanto da indicare un cambiamento ecologico ormai in atto.

Tutto questo conferma un fenomeno che gli scienziati chiamano “meridionalizzazione del Mediterraneo”: lo spostamento verso nord di specie tipiche di ambienti tropicali o subtropicali, favorito dall’aumento della temperatura delle acque.

Il nostro mare sta cambiando — e cambiare il modo in cui lo guardiamo è oggi più importante che mai”, affermano i referenti di Nemo, realtà attiva sull’isola dal 2005 con iniziative che spaziano dallo snorkeling al trekking costiero, passando per canoa, campi scuola, progetti di citizen science ed educazione ambientale.

In un mondo in rapido mutamento, esperienze come quelle proposte da Nemo insegnano ad amare e proteggere il Mediterraneo, partendo dall’osservazione diretta e dal contatto con la natura. E ci ricordano che anche una semplice nuotata con maschera e pinne può raccontarci molto sul futuro del nostro mare.