di Camillo Buono|
ISCHIA – Con una lettera intensa e carica di significato, il Vescovo di Ischia Mons. Carlo Villano ha accompagnato la nomina dei nuovi Parroci della Diocesi, tracciando non solo una mappa di cambi pastorali, ma aprendo uno sguardo profondo sul senso della Chiesa oggi e sul cammino che attende la nostra comunità isolana.
Nel testo – diffuso il 31 luglio 2025 – non si legge solo un elenco di nomi, ma una vera e propria meditazione pastorale, che invita i fedeli e i sacerdoti ad accogliere questi passaggi come parte di un disegno più grande, fatto di ascolto, discernimento e speranza.
«Si tratta di avvicendamenti che rientrano nella normale vita della Chiesa – scrive Mons. Villano – e che tengono conto delle nuove e stimolanti condizioni che ci portano a lavorare in Comunità pastorali».
Parole che rivelano un Vescovo attento, partecipe, profondamente inserito nella vita del popolo che gli è affidato. Il riferimento alla chiamata di Abramo è quanto mai eloquente: la Chiesa non resta ferma, ma si mette in cammino, rispondendo ogni giorno alla voce del Signore, affrontando le sfide della modernità con lo stile del Vangelo.
«È questo il tempo propizio per interrogarci su come essere testimoni e annunciatori del Vangelo», scrive ancora, citando Papa Francesco e sottolineando la dimensione sinodale, corale e corresponsabile della Chiesa contemporanea.
In questa luce, le nuove nomine assumono un significato che va oltre la prassi amministrativa. Sono scelte frutto di discernimento, orientate al bene della comunità e dei sacerdoti, che con generosità e fede hanno detto “sì” al nuovo incarico.
E i nuovi parroci nominati sono:
- Don Paolo Buono, nuovo parroco a Casamicciola Terme;
- Don Antonio Mazzella, nuovo parroco a Serrara Fontana e amministratore a Fontana;
- Don Carlo Mazzella, parroco e amministratore a Barano d’Ischia;
- Don Giuseppe Nicolella, parroco a Ischia Ponte;
- Don Cristian Solmonese, parroco a Forio, affiancato da Don Bekele Koraga.
A tutti loro, e alle comunità chiamate ad accoglierli, il Vescovo affida un mandato chiaro: camminare insieme, come pellegrini di speranza, guidati dalla Parola e sostenuti dallo Spirito.
«Comprendo le difficoltà che questi cambiamenti possono comportare, ma sono anche certo che è in Cristo che siamo chiamati a vivere lo stile delle nostre relazioni», scrive con affetto e consapevolezza Mons. Villano.
Infine, l’appello ai sacerdoti: essere amici del Signore, profondamente radicati nella preghiera, nella Parola, nei Sacramenti. Un’amicizia vera con Cristo, che diventa energia per il servizio e fondamento della missione.
A chi guarda da fuori, queste possono sembrare semplici rotazioni. Ma per chi vive la fede, per chi ama la propria comunità, questa lettera è un gesto paterno, una mano che indica la strada, un cuore che batte per l’intera isola.
Mons. Villano, ancora una volta, dimostra di essere non solo guida ma padre spirituale di una Chiesa viva, che ascolta, cambia, cresce e si lascia guidare da Dio.
Foto Emmanuel Guzzo

