di Camillo Buono|
Tutti i punti monitorati rientrano nei limiti di legge. Il risultato premia sicuramente un sistema virtuoso di controlli e tutela ambientale.
In un’estate segnata da numerose criticità lungo le coste italiane, arriva una notizia che è motivo di orgoglio per l’isola d’Ischia: secondo i dati diffusi da Goletta Verde 2025, la campagna di Legambiente che ogni anno monitora lo stato di salute del mare, tutti i campioni prelevati nei punti critici dell’isola risultano entro i limiti di legge.
Un dato che, se messo a confronto con la media regionale (dove oltre il 50% dei punti campionati in Campania è risultato fuori norma), assume ancora più rilievo e valore. Ischia si conferma così non solo una delle mete turistiche più ambite, ma anche un esempio di gestione attenta e sostenibile del proprio ecosistema marino.
I risultati ottenuti non sono frutto del caso, ma rappresentano la naturale conseguenza di un sistema di controllo capillare e continuo da parte delle autorità locali e regionali, supportato da una crescente sensibilità da parte della cittadinanza e degli operatori turistici.
La presenza di acque balneabili di ottima qualità in zone particolarmente frequentate dell’isola – spesso soggette a forti pressioni antropiche durante l’alta stagione – dimostra che è possibile coniugare turismo e tutela ambientale, sviluppo economico e rispetto del mare.
L’ottima performance dell’isola è stata certificata anche dalla stessa Legambiente, che nella conferenza stampa tenutasi a Napoli ha evidenziato Ischia come uno dei casi positivi della regione.
Un risultato da celebrare, ma anche da difendere con costanza. Il mare restituisce ciò che gli viene dato: impegno, controllo, responsabilità. E Ischia, oggi, può vantarsi di riceverne in cambio la cosa più preziosa: un’acqua limpida, sicura e pulita.

