Speronamento a una moto d’acqua della Polizia: non convalidato l’arresto, ma resta il sequestro dell’unità

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dalla redazione|

Si è svolto questa mattina presso il Tribunale di Napoli il processo per direttissima nei confronti di M.A., arrestato sabato scorso dagli uomini della Polizia di Stato e della Guardia Costiera di Ischia.

L’uomo è accusato di aver speronato con una piccola unità da diporto – già sottoposta a sequestro amministrativo per mancanza di copertura assicurativa – una moto d’acqua della Polizia di Stato, durante un’operazione di fermo congiunta condotta in mare, nei pressi del porto di Forio, dalle moto d’acqua della Polizia e da una motovedetta della Guardia Costiera.

Nel corso dell’udienza, il giudice ha interrogato direttamente l’indagato.

M.A. ha confermato di essere a conoscenza dello stato di sequestro dell’imbarcazione, spiegando di averla comunque utilizzata “per andare a fare il bagno”. Ha ammesso di aver lasciato incustoditi gli organi di governo del mezzo, riconoscendo la propria negligenza e la responsabilità per quanto accaduto, pur ribadendo la mancanza di intento doloso.

Il giudice, pur riconoscendo la colpa del soggetto nella condotta che ha portato al sinistro, ha ritenuto di non convalidare la misura cautelare dell’arresto, valutando la bassa velocità dell’imbarcazione, la prossimità al porto, l’assenza di ulteriori unità in pericolo e la non pericolosità sociale dell’indagato. È stato invece convalidato il sequestro dell’unità.

Durante l’udienza è stato esaminato anche un video acquisito agli atti, che ha mostrato come la prua dell’unità abbia improvvisamente virato verso sinistra a causa dell’intervento dell’indagato su un comando di propulsione situato a poppa, lasciando così il mezzo privo di controllo.

La sentenza di convalida del sequestro sarà pubblicata nei prossimi giorni e conterrà una dettagliata ricostruzione tecnica dell’accaduto.

Il procedimento proseguirà con le ulteriori valutazioni del pubblico ministero e con un’eventuale richiesta di rinvio a giudizio.