di Camillo Buono|
Questa domenica il mio caffè ha un retrogusto strano. Non è il barista che ha sbagliato la miscela: è l’amaro di chi vede la propria terra colpita, non da un nemico e neanche da bombe, ma da gesti stupidi, superficiali, a volte persino vigliacchi.
Negli ultimi giorni abbiamo visto due scene che raccontano bene questo tipo di “attacco”: un incendio che ha divorato ettari di macchia mediterranea e un video, diventato virale, di una donna che lava bicchieri col detersivo in piena Area Marina Protetta. Due episodi diversi, ma figli della stessa radice: la mancanza di rispetto (altrui) per il luogo in cui viviamo e per chi lo abita.
Quello che fa più male è che per colpa di pochi incoscienti, a pagarne il prezzo è l’immagine di un’intera comunità. Non solo in termini ambientali: un rogo che distrugge il verde che i turisti vengono a cercare; un gesto inquinante che finisce su tg nazionali, sporcando la reputazione di un’intera isola.
Per fortuna, di fronte a questi fatti, c’è chi non resta a guardare: la Sindaca Irene Iacono ha denunciato per danno ambientale e annunciato la costituzione di parte civile, invitando anche altri enti a fare lo stesso. È questa la strada: rispondere con fermezza, perché il territorio non è un bene scontato.
Ma c’è un punto che non dobbiamo dimenticare: questi episodi non rappresentano tutti. La maggior parte dei diportisti rispetta il mare. La maggior parte dei cittadini ama la propria terra. La maggior parte dei turisti se ne innamora e la tratta con cura.
Per questo dobbiamo imparare a isolare i “deficienti” (perché di questo si tratta) e a raccontare invece le storie di chi fa il bene: di chi spegne un principio d’incendio, di chi raccoglie plastica dalla spiaggia, di chi segnala alle autorità, e non ai social, un comportamento sbagliato.
Difendere la nostra comunità significa anche scegliere di non farci rappresentare da chi la rovina. Perché il male, per piccolo che sia, fa rumore. Ma il bene, se lo facciamo circolare, può fare ancora più strada.
E ora che il mio caffè è finito, mi godo questa domenica al mare.

