LV: Volere è potere

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di Elia Mollo|

È proprio vero che nella vita l’impegno, la perseveranza, l’onestà, l’umiltà e la determinazione possono portare molto lontano.

Tutto questo è racchiuso nella storia che voglio raccontarvi oggi: la storia di un marchio d’eccellenza che simboleggia lusso e ricchezza, le cui creazioni sono desiderate in tutto il mondo. Parliamo di Louis Vuitton.

Questa casa di moda nata in Francia è oggi presente in oltre 50 Paesi, con quasi 460 negozi in tutto il mondo, di cui 27 solo in Italia.

Ma com’è nato un colosso del genere?

Tutto inizia nel lontano 1821, quando Louis Vuitton nasce in un piccolo paese della Borgogna.

La vita non è tenera con lui: a soli dieci anni perde la madre, e poco dopo anche il padre. Rimasto orfano, a sedici anni prende una decisione che cambierà il corso della sua vita: partire a piedi per raggiungere Parigi, con un unico obiettivo in mente – costruirsi un futuro.

Un viaggio incredibile di 400 km, che dura due anni, fatto di tappe, lavori occasionali, fatica… e sogni. Con una valigia immaginaria piena di speranza, Louis affronta ogni ostacolo, lavorando dove può, finché nel 1837, a 16 anni, finalmente arriva a Parigi.

Qui trova lavoro come apprendista nella bottega di Monsieur Maréchal, il più rinomato fabbricante di valigie del tempo, fornitore della nobiltà e dell’alta borghesia.

Louis non si lascia sfuggire l’occasione: lavora con impegno, occhi attenti e, soprattutto, mette passione e amore in ciò che fa. Sente che quel mestiere gli appartiene, che può essere il suo futuro. E così, inizia anche a proporre idee nuove, soluzioni innovative.

Dopo 17 anni di dedizione, nel 1854 apre il suo primo negozio a Parigi, al numero 4 di Rue Neuve-des-Capucines.

La vera svolta arriva quando viene scelto come valigiaio personale dell’imperatrice Eugenia de Montijo, moglie di Napoleone III. Da quel momento, la fama e il successo crescono velocemente.

Nel 1859 inaugura il suo primo Atelier ad Asnières, che diventa non solo laboratorio, ma anche la residenza della famiglia Vuitton.

All’inizio conta solo 20 dipendenti, ma il successo è travolgente: nel 1900 sono già 100, e nel 1914 ben 225.

A fare la differenza, però, non sono solo la qualità o l’eleganza, ma anche l’innovazione.

Louis e suo figlio Georges inventano una serratura rivoluzionaria, che si può aprire solo con una specifica chiave, garantendo sicurezza ai viaggiatori.

Introducono anche telai in alluminio, rendendo i bauli più leggeri e resistenti, ideali per trasportare anche più pezzi alla volta, senza rinunciare a uno stile impeccabile.

Nel 1896, Georges firma il marchio con un tocco destinato a fare storia: il famoso monogramma LV accompagnato da un motivo floreale.

Da allora, quel simbolo è diventato uno degli emblemi più riconoscibili al mondo, sinonimo di lusso, eleganza e successo.

La storia di Louis Vuitton ci insegna che anche dalle radici più umili può nascere qualcosa di straordinario.

Non sono il denaro o le conoscenze a fare la differenza, ma il coraggio di sognare, la forza di resistere alle difficoltà e la volontà di non arrendersi mai.

Oggi il suo nome è inciso su bauli, borse e accessori ammirati in tutto il mondo, ma ciò che dovrebbe davvero rimanere impresso è il cammino che lo ha portato fin lì: passo dopo passo, sogno dopo sogno.

Che ognuno di noi possa custodire quella stessa scintilla, perché – davvero – volere è potere.