Libertà di espressione, intolleranza e azioni umanitarie civili: l’episodio della bandiera Palestinese a Cava dell’Isola”

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di Maria Scotti|

Questa mattina caricate di scala e attrezzi vari, due donne (almeno così riportano fonti locali) si son recate alla spiaggia di Cava dell’Isola con il preciso intento di tirare giù la bandiera palestinese. Intento culminato con un falò che l’ha ridotta in cenere.

Cava dell’Isola è una delle ormai poche spiagge simbolo di quella libertà di espressione che non s’assoggetta e non si lascia influenzare. La bandiera Palestinese svettava sui bagnanti da tempo, non solo come presa di posizione di chi aveva deciso di metterla proprio lì, ma anche come preciso monito e viva rievocazione di ciò che accade alla popolazione palestinese in ogni momento negli ultimi due anni.

E mentre qui siamo spettatori di un atto di intolleranza che mina la libertà di espressione di altri individui, vi sono molti nostri connazionali che hanno invece preso parte a una azione umanitaria civile unica e senza precedenti se guardiamo il corso della storia. La Global Sumud Flotilla ha organizzato una serie di partenze da diversi porti, tra cui Genova, Barcellona, Catania e Tunisi, con l’obiettivo di portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. Le prime imbarcazioni sono salpate il 31 agosto 2025, altre sono previste in partenza il 4 settembre. Un’iniziativa che coinvolge attivisti e cittadini non solo dall’Italia, ma di oltre 40 paesi e che, come detto, rappresenta una delle più grandi mobilitazioni civili per la pace e la solidarietà internazionale.

In un contesto già di per sé molto delicato, dove la tensione a livello internazionale è alta e gran parte del popolo italiano esprime malcontento sull’operato in merito del nostro governo, favorire e promuovere atti di solidarietà, tolleranza e di pace è davvero importante. Soprattutto a livello locale: perché per fare grandi cose, si inizia sempre dalle piccole.

Non si possono semplicemente chiudere gli occhi, distogliere lo sguardo: ciò che accade fra Palestina e Israele è più vicino di quanto immaginiamo e, almeno ancora per il momento, noi siamo solo fortunati ad essere da questa parte del mondo liberi di mangiare un panino davanti al mare bello che ci circonda.

Fonti: https://www.instagram.com/p/DOIZo6yDMEu/

https://www.instagram.com/globalmovementtogazaitalia?igsh=aWhzcW12MHpnYXAz