105° anniversario dell’incoronazione della Vergine della Mercede: la fede di un popolo che chiede ancora pace

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di Luigi Schiano|

“Preghiamo la Madonna che ci doni la pace; le poseremo solennemente sul capo una corona aurea!”

Con queste parole, nell’estate del 1918, il popolo di Fontana guidato dall’allora parroco Can. Alfonso Mattera, si rivolse alla Vergine della Mercede, nel pieno delle sofferenze della Prima guerra mondiale. Due anni dopo, l’8 settembre 1920, quell’impegno si concretizzò con la solenne incoronazione della Madonna, segno di fede e di speranza di una comunità intera.

Un settembre di fede

Settembre è, da sempre, il mese più sentito dalla comunità di Fontana: il 24 settembre si celebra la festa liturgica della Vergine della Mercede, preceduta dal solenne novenario che prende avvio il 15 settembre, giorno dedicato alla Madonna Addolorata.

Ma dal 1920 questa devozione si arricchisce di un altro momento speciale: l’incoronazione della Vergine, avvenuta l’8 settembre, giorno della Natività di Maria.

La promessa e la pace

Come racconta Mons. Onofrio Buonocore nelle sue Monografie storiche dell’isola di Ischia, il popolo fontanese, sconvolto dagli orrori della guerra, nel 1918 innalzò una preghiera: se la Madonna avesse concesso la pace, le sarebbe stata donata una corona d’oro.

E così fu. Alla fine del conflitto, pur tra miseria e difficoltà, la comunità raccolse oro e argento sufficienti per creare una magnifica corona, “impastata di lacrime e di gioie di un popolo che umilmente crede”.

L’8 settembre 1920: un giorno memorabile

Il 7 settembre l’immagine restaurata della Madonna tornò sull’isola e fu accolta con una solenne processione da Buonopane a Fontana, tra campi dorati di grano e uva.

Il giorno dopo, l’8 settembre, la chiesa parrocchiale di Fontana, finemente addobbata, accolse una folla proveniente da tutta l’isola. Durante il pontificale, l’arcivescovo Mons. Giovanni Scotti, originario di Barano d’Ischia, incoronò la Vergine al suono di campane, musica e fuochi pirotecnici, proclamandola Regina Pacis.

La sera, una luminosa processione per le strade del paese suggellò quel giorno storico. Da allora, l’invocazione “Incoronata della Mercede, Patrona nostra prega per noi!” divenne parte integrante della devozione fontanese.

Una memoria che parla al presente

A 105 anni da quell’incoronazione, il gesto di fede del popolo di Fontana conserva una forza straordinaria. Allora la Madonna venne invocata come Liberatrice dalla guerra e Regina della Pace; oggi, di fronte a conflitti che insanguinano il mondo — dalla Russia e Ucraina fino a Gaza e ad altre terre martoriate — il messaggio resta attualissimo.

Come allora, anche oggi la comunità è chiamata a invocare la Vergine, affinché con la sua intercessione possa spegnere i focolai di guerra e ridare speranza alle popolazioni più fragili e colpite dalla violenza.

Regina Pacis, ora pro nobis!